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Il Destino Degli Uomini


Totiano

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TITOLO: IL DESTINO DEGLI UOMINI
ANNO: 2018
NAZIONE: Italia
GENERE: Azione, Drammatico, Guerra
DURATA: 71 min. (colore)
REGIA: Leonardo Tiberi
SCENEGGIATURA:Leonardo Tiberi Salvatore Mola


PROTAGONISTI

Andrea Sartoretti, Marta Zoffoli, Ralph Palka, Riccardo Angelini, Rike Schmid, Pietro Genuardi

 

 

 


TRAMA:
1944, l'amm Rizzo, direttore dei Cantieri Riuniti dell'Adriatico, è prigioniero dei nazisti e accusato di collaborazionismo coi partigiani. A fianco del duro nazista vi è un ammiraglio della Kriegsmarine che, invece, rispetta chi ha di fronte, arrivando a difenderlo contro i "soliti luoghi comuni" sugli italiani. Sotto questa traccia viene ripercorsa la storia di un eroe della prima guerra mondiale e della sua eroica azione.

COMMENTI: Il film completa una triade di titoli dedicati alla Grande Guerra, la prima guerra tecnologica della storia, guerra di macchine, di industrie ma sempre e soprattutto guerra di uomini, di cui fanno parte “Fango e Gloria” (l’eroe per caso, il Milite Ignoto e l'Esercito) e in “Noi eravamo” (l'eroe inconsapevole, Crocerossine con un accenno all'aviazione).

I puristi della storia storceranno il naso, Thaon di Revel che riceve nei locali di un palazzo che nascera solo 10 anni dopo la guerra (per inciso, è la biblioteca di palazzo Marina) , immagini a volte non pertinenti (l'affondamento della Bahram spacciato per la Roma o un Gorizia in uscita da Taranto).

Ma a me il film è davvero piaciuto!

Non ci sono eccessi hollywoodiani, mentre tutta la pellicola è permeata da un sano e profondo rispetto per l'essere umano. Gli attori sono bravi e Rizzo è ben descritto mentre la storia di Premuda raccontata abbastanza bene, forse un accenno all'affondamento della Wien (che Rizzo considerava la sua vera azione eroica) sarebbe stato opportuno, come anche un cenno al GM Aonzo.

Riguardo al pilota del MAS 21 va però detto che il Capo di Stato Maggiore della Marina lo ha citato nella presentazione che ha preceduto la proiezione.

 

Due cose mi hanno profondamente colpito:

- il personaggio della moglie di Rizzo, brava l'attrice e bravi gli sceneggiatori che hanno creato una bellissima figura;

- i filmati storici dell'Istituto Luce (ce ne sono davvero tanti) riproposti in colore invece che in b/n, creando un tutt'uno col film che, chi non conosce, potrebbe anche non accorgersene.

 

Buona visione!

 

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