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Marinaio A Piedi - C.c. (G.n.) Ivo Potenza


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Titolo: Marinaio a piedi
Autore: Ivo Potenza
Editore: LASER Edizioni
Anno: 1999
Pagine: 144
Dimensioni: cm 22 x 12
Reperibilità: difficile

 

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L'autore, ing. Ugo Potenza, fu allievo del Collegio Navale della GIl di Venezia e poi dei Corsi Preliminari Navali dell'Accademia Navale.
Nominato sottotenente di complemento del Genio Navale. conseguì il brevetto di sommozzatore e palombaro. Fu il progettista della sopraelevata di Genova.
In questo volume - purtroppo di difficile reperibilità - narra le sue vicende negli ultimi due anni di guerra.

Agli inizi del '43 Potenza era responsabile del servizio GN dei MAS di base a Lero. Ricevette l'ordine urgente da parte del CV Forza di trasferirsi in Italia per una missione speciale. La R. Marina era desiderosa di saperne di più sul radar utilizzato da una batteria antiaerea tedesca dislocata alla Foce di Genova. Il compito segretissimo di Potenza, trasferito a Genova ufficialmente presso l'ufficio GN di Ponte dei Mille, era di entrare in confidenza con gli ufficiali tedeschi e carpire quante più informazioni tecniche possibili.

A ta proposito l'autore accenna al conferimento di una medaglia di bronzo al v.m. per la sua ttività spionistica, specificando che la motivazione sarebbe stata coperta da segreto per vent'anni; tuttavia negli annuari non ne ho trovato traccia.

L'8 settembre Potenza era ufficiale d'ispezione in porto e il mattino seguente fu catturato. Riuscì a scappare alla Stazione Principe dal treno su cui l'avevano caricato per la deportazioni, riuscendo a raggiungere fortunosamente Cassine, vicino ad Acqui Terme, ov'era sfollata la famiglia della fidanzata.

Di qui si risolse a raggiungere le fila della R. Marina. Travestito da macchinista, raggiunse in treno Roma - ove abitava la famiglia - e di qui con un avventuroso viaggio la Puglia, dove fu nuovamente riaggregato alla flottiglia MAS agli ordini del CC Pollina, già sommergibilista atlantico.
Il libro merita sicuramente, soprattutto per la descrizione dei molti personaggi da lui conosciuti, del clima alla base di Lero e delle azioni compiute dai MAS in Adriatico durante la "cobelligeranza".

Oltre alla scarsa reperibilità, le uniche pecche a mio parere sono:

- la mancanza di cenni alle sue precedenti vicende di guerra, di Collegio Navale e di Accademia

- la presenza di numerosi errori di stampa (oltre a qualche svista certo dovuta al passare degli anni) segno di una edizione commendevole ma "artigianale".

 


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