Alagi Inviato 19 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 19 Giugno, 2010 Titolo: FRIGATES OF THE NAPOLEONIC WARS Autore: Robert Gardiner Editore: Chatham Publishing, Londra Anno: 2006 Pagine: 208, 71 immagini in b/n e 87 piani costruttivi originali Dimensioni: cm 22 x 26, brossura Prezzo: 24 Euro reperibilità: facile (c/o Tuttostoria) Anche se non recentissimo (l’edizione originale rilegata è del 2000 e quella in brossura del 2006), questo ottimo volume catalizza l’attenzione del lettore già con il nome del suo autore, collaboratore del noto annual “Warship” e tra i più importanti coordinatori del gruppo di studiosi e storici navali che, alcuni anni fa, ha dato alle stampe la monumentale “History of the Ship” della casa editrice britannica Conway. Già nel 1994, con The Heavy Frigate (pubblicato in Gran Bretagna dalla Conway e negli Stati Uniti dall’U.S. Naval Institute), Robert Gardiner aveva affrontato questo ponderoso argomento: Frigates of the Napoleonic Wars ne costituisce l’ideale seguito dal punto di vista storico e operativo ma, soprattutto, per quanto riguarda gli aspetti tecnici e progettuali di uno specifico tipo di unità – la fregata – ancora oggi fondamentale per la quotidiana e ordinaria attività di pressoché tutte le flotte mondiali. Frigates of the Napoleonic Wars si presenta quindi come un’opera completa ed esaustiva, risultando divisa in due parti che approfondiscono l’argomento prima da un punto di vista progettuale, e – successivamente – analizzandone gli ulteriori aspetti operativi, delle qualità nautiche, dell’armamento e dell’attrezzatura. La prima parte del volume è quanto di più incredibilmente vasto può essere reperito in una singola opera in relazione alla progettazione delle fregate britanniche costruite tra la fine del Settecento e il 1815; tuttavia, non è tralasciato l’analogo studio comparativo di parecchi esemplari di unità catturate (soprattutto francesi), con numerose e spesso inattese valutazioni sull’influenza che talune costruzioni della “Royale” ebbero sulle coeve fregate della Marina britannica. Per questa corposa sezione dell’opera (e per i primi due capitoli della seconda parte – “Construction” e “Design”), l’autore ha condotto le proprie ricerche esclusivamente su documenti e piani originali dell’epoca, oggi conservati negli archivi del National Maritime Museum di Greenwich e dei National Archives (ex P.R.O.), dando vita ad una dissertazione eccezionalmente dotta ma che, allo stesso tempo, risulterà coinvolgente e di agevole lettura perlomeno per i lettori dalla preparazione medio-alta su questi specifici argomenti. Nella seconda parte, non cambia l’elevatissima qualità del materiale presentato: di tutto rilievo le pagine sull’armamento (ricche di tavole e disegni originali relativi un gran numero di pezzi di artiglieria navale), ma va anche rilevato uno specifico capitolo dedicato alle prestazioni delle fregate dell’epoca, con complete note sull’alberatura e tavole ove sono riportate le misure delle navi e le prestazioni alle varie andature e con le più diverse combinazioni di vele a riva. In questa specifica sezione il lavoro di Gardiner raggiunge, se possibile, la perfezione integrando – e forse, in taluni punti, superando – quanto realizzato da Brian Lavery nel suo omnicomprensivo, e giustamente noto, Nelson’s Navy. Frigates of the Napoleonic Wars, in aggiunta a note a fine testo ed elementi bibliografici di tutto rispetto, è completato da corpose appendici tra cui si evidenziano un utile glossario ed elenchi delle fregate britanniche in servizio, suddivise tra i diversi teatri operativi, per gli anni compresi tra il 1794 e il 1813. Un’ultima notazione non può non riguardare il corredo iconografico: ancorché soltanto in bianco e nero, costituisce un vero e proprio “valore aggiunto” di questo bel volume, essendo composto per la quasi totalità da piani costruttivi, schemi, tavole e diagrammi originali esaminati e descritti dall’autore con un grande lavoro di ricerca e catalogazione. Si tratta – in definitiva – di un’opera di prima grandezza, altamente consigliabile non soltanto agli esperti del settore, ma anche a tutti gli appassionati di storia e tecnica navali. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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