malaparte* Inviato 16 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 (modificato) DIZIONARIETTO MARINARESCO ad uso dei ragazzi d'Italia a cura della Lega Navale Italiana – sez. di Milano anno : 1936 circa cm.13,5 x 10 pag. 57 + 6 pagg. di tavole reperibilità: raro prezzo : da un (assurdo) 73 € a 18 € copertina e controcopertina in copertina : "dovuto alla generosità e "mentalità insulare" (sic) di Cav. Del Lavoro Ing. Luigi Burgo Cav. Del Lavoro Pietro Presbitero Gionale "Il Sole" E' un'edizione a scopi anche pubblicitari delle cartiere Burgo e cancelleria Presbitero (qualcuno ricorda il famosissimo "omino Presbitero?). Dalla prefazione: [...] A un esame superficiale del lavoro potrà sembrare eccessiva l'elencazione di tutti i termini della moritura marina a vela. Ma non è così. [...] sulle navi a vela si formano i veri marinai. Ben lo sanno i reggitori della nostra Marina da Guerra e quelli che soprintendono le grandi Compagnie di Navigazione che hanno fatto costruire e fanno navigare dei velieri sui quali mandano i giovani che escono dalla R. Accademia Navale o dagli Istituti Nautici prima di inviarli sulle poderose Navi da Battaglia o sui Postali veloci che fanno il loro servizio con la puntualità di un treno (sic :s10: ) [...] sul ponte di comando troverete degli uomini con gli occhi fissi nella notte che vegliano su tutti e su tutto. Ascoltateli e li sentirete parlare con lo stesso linguaggio che usavano i loro padri quando sui Brigantini a palo o sui Barcobestia che avevano salpato dalla Riviera Ligure o dalla Penisola Sorrentina attraversavano lo stesso oceano [...] Oltre all'elenco e spiegazione dei termini marinari italiani – lezzino, sbirro, frenello, barbotin, ecc.- ( si aggiunge, forse un po' polemicamente, dati i tempi, nella stessa prefazione "nè si è cercato di sostituire con parole italiane ma poco o nulla usate quelle straniere ma realmente adoperate"), vengono inseriti un "Estratto del Regolamento per prevenire gli abbordi in mare", le "Norme per governare e manovrare" , un "Promemoria per prevenire gli abbordi" (quello con le rime: "Risponda al rosso il rosso..." ecc, - ne ho già letta qualcuna in giro per il forum- ) e un' Appendice (l'ha per caso scritta qualcuno di voi? :s12: ) con ELENCO DELLE PAROLE: straniere che i nostri marinai non hanno mai usato - di quelle antiquate non più in uso - di quelle che, pur essendo italianissime, non sono adoperate nel linguaggio marinaresco .E CHE QUINDI DEBBONO ESSERE BANDITE DA CHI INTENDE PARLARE E SCRIVERE COME PARLANO E SCRIVONO I NOSTRI MARINAI (maiuscole nel testo...) nella prefazione si parlava infatti di parole " che purtroppo anche oggi si vedono comparire e carattere di scatola sui fogli quotidiani quando essi si occupano di cose di mare" (Ehm....mi ricorda qualcosa... :s10: questi arcigni rimbrotti devo averli già sentiti dire o letti da qualche parte... ) Al fondo di alcune pagine c'è qualche motto pubblicitario del tipo "Usiamo MATITE E PENNINI PRESBITERO! E' la parola d'ordine :s12: dei nostri baldi Marinai!" oppure "LA MARINA, vigile scolta sui mari della Patria, darà la preferenza ai prodotti PRESBITERO, nome di puro significato autarchico!" Assolutamente delizioso. Bene, è stato recuperato....tra roba BUTTATA VIA! :s68: :s68: Le tavole: Uploaded with ImageShack.us Modificato 16 Giugno, 2010 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marat Inviato 16 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 (modificato) qualcuno ricorda il famosissimo "omino Presbitero? L'arcimboldesco omino pennacrinito ? Of course. Mi dava un fastidio, da bambino, che assomigliava alla paura. di quelle che, pur essendo italianissime, non sono adoperate nel linguaggio marinaresco .E CHE QUINDI DEBBONO ESSERE BANDITE DA CHI INTENDE PARLARE E SCRIVERE COME PARLANO E SCRIVONO I NOSTRI MARINAI [/i] Forma stucchevole. Concetto esatto e, per l'aria che circolava all'epoca, da cappello basso. questi arcigni rimbrotti devo averli già sentiti dire o letti da qualche parte... ) Per l'aria che circola adesso, e per le arie da marinaretti che ci diamo, Le é già andata di lusso. QUelle stesse tavole continuano a circolare su pubblicazioni attuali della Lega Navale. Non per amore bibliografico, temo, ma perché non c'é più uno straccio di disegnatore capace di reinterpretarle correttamente. Modificato 16 Giugno, 2010 da marat Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
iy7597 Inviato 16 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 E' vero, le tavole sono sempre le stesse. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 16 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 sembra davvero bello! non sapevo che il regime avesse mantenuto parole inglesi come ketch, cutter e dinghy ... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 16 Giugno, 2010 Autore Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 L'arcimboldesco omino pennacrinito ? Of course. Mi dava un fastidio, da bambino, che assomigliava alla paura. Possibile? Io lo trovavo divertente. Dia un'occhiata in rete a "Roberto Aloi".... QUelle stesse tavole continuano a circolare su pubblicazioni attuali della Lega Navale. Non per amore bibliografico, temo, ma perché non c'é più uno straccio di disegnatore capace di reinterpretarle correttamente. E' vero, le tavole sono sempre le stesse. A questo punto, c'è da chiedersi, per gli appassionati di bibliografia e grafica, quale ne sia l'origine ab imo....Visto che non credo che gli "insulari" cavalieri dottori Burgo e Presbitero abbiano pure pagato un grafico appositamente per la loro pubblicità. sembra davvero bello!non sapevo che il regime avesse mantenuto parole inglesi come ketch, cutter e dinghy ... Il regime non so. La Lega Navale sì, dato che, appunto , dichiara di NON VOLERE "sostituire con parole italiane ma poco o nulla usate quelle straniere ma realmente adoperate" Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marat Inviato 16 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 Possibile? Io lo trovavo divertente. Dia un'occhiata in rete a "Roberto Aloi".... Possibile sì. Normale, magari, no. Del resto la consultazione di "Roberto Aloi" (grazie) ha confermato il disagio profondo per quel genere di grafica. Temo che sarò obbligato a riprendere in mano Storia della bruttezza di Eco (sfogliato di malavoglia e mai letto). Qualche cassetto impolverato mi toccherà di aprirlo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 16 Giugno, 2010 Autore Segnala Share Inviato 16 Giugno, 2010 Dissento. Ma non è questo il luogo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 22 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 22 Giugno, 2010 (modificato) QUelle stesse tavole continuano a circolare su pubblicazioni attuali della Lega Navale. Non per amore bibliografico, temo, ma perché non c'é più uno straccio di disegnatore capace di reinterpretarle correttamente. Come sempre, in Inghilterra su queste cose sono ahimè avanti e di parecchio rispetto a noi. Segnalo questo volume: Jenny Bennet Sailing Rigs - an illustrated guide Londra, Chatham Publishing 2005 Si tratta di un libro SPETTACOLARE, con fotografie, riproduzioni di quadri d'epoca e immagini che documentano i vari tipi di attrezzatura velica in uso nel passato come pure oggi. Ma il vero "valore aggiunto" è costituito dagli innumerevoli schemi e tavole sinottiche dove tutte le attrezzature veliche sono descritte e opportunamente commentate. Un passo avanti anni luce a quanto già trattato qui su Betasom dal sottoscritto... :s03: ( http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=30605 ) L'unico limite è costituito dal fatto che il libro è in inglese, ma l'opera è assolutamente di qualità superiore e da non perdere per chi è interessato alla materia. p.s. L'ho appena ricevuto - appena avrò finito di leggerlo lo recensirò. :s02: Modificato 22 Giugno, 2010 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 27 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 27 Giugno, 2010 (modificato) Approfitto dell'opportunità di questa discussione per un chiarimento di cui vorrei conferma o smentita: nelle navi militari moderne, almeno per quanto riguarda la M.M.I., l'albero posto immediatamente a poppa del ponte di comando viene denominato "Albero di Trinchetto"; il secondo albero posto in posizione molto più arretrata e di dimensioni minori viene denominato "Albero Maestro". Nelle unità dotate di un solo albero resta sempre la denominazione di "Albero di Trinchetto"? Ringrazio chiunque avrà la pazienza didarmi un chiarimento saluti Marcello Modificato 27 Giugno, 2010 da BUFFOLUTO Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 28 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2010 p.s. L'ho appena ricevuto - appena avrò finito di leggerlo lo recensirò. :s02: Ho provveduto :s02: ( http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=34018 ) Quanto alla domanda di Buffoluto, ritengo che - in presenza di un solo albero - (e fermo restando che il jack a prora è sempre inferito sull'asta di bompresso) non si debba parlare di "trinchetto" ma, al più, di "maestra". Tuttavia, la mia è una deduzione: nel caso di unità ad un solo albero - spesso - detto albero non assume specifiche denominazioni. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
BUFFOLUTO Inviato 28 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 28 Giugno, 2010 Ho provveduto :s02: ( http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=34018 )Quanto alla domanda di Buffoluto, ritengo che - in presenza di un solo albero - (e fermo restando che il jack a prora è sempre inferito sull'asta di bompresso) non si debba parlare di "trinchetto" ma, al più, di "maestra". Tuttavia, la mia è una deduzione: nel caso di unità ad un solo albero - spesso - detto albero non assume specifiche denominazioni. Il dubbio comunque resta, ma terrò certamente conto del tuo chiarimento ti ringrazio Marcello Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marat Inviato 30 Giugno, 2010 Segnala Share Inviato 30 Giugno, 2010 Non dovrebbero esserci dubbi. Parlare di albero di trinchetto dovrebbe aver senso unicamente in presenza di almeno due alberi, il più basso dei quali -se posto a proravia dell'altro- avrebbe la posizione che in antico era appunto del trinchetto. Se fosse a poppavia dell'altro dovrebbe ragionevolmente chiamarsi di mezzana. In presenza di un solo albero tirar fuori la denominazione di trinchetto non é giustificato, anche se la sua posizione dovesse essere a prua del baglio massimo . Le nostre navi degli anni venti-quaranta giustificavano la denominazine di maestra e trichetto, perché quello del tripode di poppa (almeno per le unità maggiori e prima dell'abbassamento) era vsibilmente più alto di quello addossato al torrione. Per le unità sottili dovrebbe essere più ragionevole parlare di maestra (avanti) e mezzana (dietro). Oggi l'albero tende a d essere unico, a tronco di cono, ed é una esposizione di apparecchiature da salone dell'elettronica. Io lo chiamerei mast e tanti saluti: il significato é identico, ma almeno l'inglese esclude l'immediato richiamo a pennoni e griselle che ormai sono ricordo troppo impallidito. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.