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Giada (1946)


BUFFOLUTO

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Sommergibile

Giada (S 501)

SSK.Giada.BN.PNG


Re-immesso in servizio come sommergibile; novembre 1951
Radiazione: 1 giugno 1966

 

Smg.GIADA_sez.longitudin.1961_La.Flotta.Italiana-1962.jpg


Caratteristiche generali dopo i lavori di trasformazione:

Tipo: Sommergibile

Dislocamento:
- in superficie: 712 t
- in immersione: 865 t
Dimesioni:
- Lunghezza: 60,18 m
- Larghezza: 6,47 m
- Immersione: 4,87 m
Apparato motore superficie: principale 2 motori diesel FIAT, 2 eliche
- Potenza: 2.460 cv
- Velocita max. in superficie: 14,00 nodi
- Autonomia in superficie: 2.300 miglia a 14 nodi
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione CRDA
- Potenza: 800 cv
- Velocita max: 7,5
- Autonomia in immersione: 80 miglia a 3,0 nodi)
Armamento:
- 4 tls AV da 533 mm, 8 siluri da 533 mm
- 2 tls AD da 533 mm, 2 siluri da 533 mm
Equipaggio: 44 tra ufficiali, sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo: 80 m.

SSK.Giada.Colored.png

Generalità.
Il sommergibile Giada, appartenente alla classe 800 serie “Platino”, era di tipo “Bernardis”, con scafo singolo (i doppi fondi erano inseriti nella parte resistente) e controcarene esterne; fu uno dei pochi sommergibili rimasto in servizio alla fine del secondo conflitto mondiale (vai alle caratteristiche di classe).
Rifiutato dalla Francia e destinato alla demolizione insieme al resto della flotta subacquea italiana, in conformità delle clausole del trattato di pace, fu sottratto alla fiamma ossidrica grazie a sotterfugi; denominato pontone V2 nel 1950, fu camuffato insieme al Vortice e tenuto nell’ Arsenale di Taranto fino al 1952, anno in cui, con l’ingresso dell’Italia nella NATO, fu riammesso in servizio con il suo nome originale.

Insieme al Vortice continuò, nonostante il divieto delle potenze vincitrici, ad operare di notte per l’ addestramento del personale, ritornando in Arsenale alle prime luci dell’alba; comunque sia per il resto della sua vita operativa ebbe prevalentemente questo compito.

Nonostante fosse ormai un battello di caratteristiche superate, sbarcato il cannone prodiero ed eliminati i tubi lanciasiluri A.D., fu sottoposto a lavori nel 1952 e nel 1957, che modificarono per due volte l’ aspetto della falsa torre.

 

04giada1941007bcopy_800.jpg

Il sommergibile Giada transita in ingresso nel Canale Navigabile di Taranto. L'immagine è successiva ai lavori eseguiti nell'inverno 1953-54, il cui intervento maggiormente visibile fu una prima ricostruzione della falsatorre originaria, qui caratterizzata da una  carenatura alla base che ospita la torretta allungata (Coll. M. Risolo).

 

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La camera di lancio prodiera del sommergibile Giada nel dopoguerra, collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999.

 

Smg.GIADA_dopoguerra.sala.MM.TT._Sommergibili.italiani-1999_800.jpg

Il locale motori termici del sommergibile Giada nei primi anni Cinquanta. I due motori diesel a due tempi erano utilizzati per la navigazione in superficie, mentre in immersione si faceva ricorso ai motori elettrici, secondo una configurazione tradizionale che rispecchiava ancora la tecnologia subacquea disponibile in Italia prima della seconda guerra mondiale. Il Giada era inoltre sprovvisto di snorkel, collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999.


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Smg. GIADA dopoguerra dettaglio torretta (Sommergibili italiani - 1999).800.jpg

Una bella immagine del sommergibile Giada, dove è ben visibile la seconda modifica della falsatorre, eliminando la carenatura prodiera, ma lasciando immutato lo spigolo poppiero subverticale. E' stato aggiunto anche l'albero di sostegno per il radar di scoperta NSM-8, di produzione italiana, posizionato a proravia dei due periscopi, collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999.

 

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Il sommergibile Giada in superficie, nella configurazione definitiva , con l'ultima modifica della falsatorre, effettuata dopo gli ultimi lavori del 1957 (Foto UDAP-MM).



ulteriori foto e dati a questo LINK


FONTI CONSULTATE
Alessandro Turrini “I SOMMERGIBILI ITALIANI DI PICCOLA CROCIERA E OCEANICI DELLA II G.M.”
Articolo pubblicato sulla Rivista Italiana Difesa n° 12 dicembre 1986
ALMANACCO STORICO DELLE NAVI MILITARI ITALIANE 1861-1995 - Roma 1996
Alessandro Turrini - ALMANACCO DEI SOMMERGIBILI - II tomo – suppl. R. M. n° 1 – gennaio 2003

Modificato da magico_8°/88
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