GM Andrea* Inviato 18 Gennaio, 2009 Segnala Share Inviato 18 Gennaio, 2009 (modificato) Titolo: Un marinaio in camice bianco Autore: Antonio Rutoli Casa editrice: Tempo Lungo Edizioni Anno: 2000 Pagine: 160 Dimensioni: 23 x 14 Prezzo: €10,00 Reperibilità: media (sui principali bookshop online) Antonio Rutoli, classe 1920, alla fine degli anni '40 vinse il concorso per tenenti medici in SPE nella Marina Militare, Forza Armata nella quale percorse tutti i gradi della scala gerarchica sino al congedo da ammiraglio. In questo bel volumetto, ennesima prova della prolifica vena letteraria degli Ufficiali Medici di Marina, l'Autore ripercorre alcune tappe della sua carriera, con particolare riguardo alle sue lunghe destinazioni negli ospedali militari della MM di Venezia e di Napoli, nonchè all'imbarco sul Montecuccoli. Specializzato in chirurgia, Rutoli descrive numerosi aneddoti capitatigli in trent'anni di carriera, dal tragico all'ironico, con protagonisti che vanno dal marò all'ammiraglio di squadra. L'Autore inoltre dà conto di un episodio particolarmente grave, che ignoravo, avvenuto nel febbraio del '58 nel porto di Napoli: l'assassinio a bordo della corvetta Pomona del comandante, TV Battino Negrotto Cambiaso, da parte di un sottocapo furiere. Questi aveva cercato nottetempo di forzare furtivamente la cassaforte di bordo, ubicata nel camerino del comandante, il quale - svegliatosi - scatenò la folle reazione del graduato, che lo uccise con un'ascia antincendio. Rutoli, fra i primi a intervenire (ma potè constatare solo il decesso dell'Ufficiale), descrive la grande impressione che il fatto creò nella Forza Armata. Scrive l'Autore: "Tutta la Marina da questo triste episodio subiva un pericoloso smarrimento. Al dolore per la tragica morte di un giovane Ufficiale si aggiungeva la raccapricciante incredulità per l'identità dell'assassino. Mai, nella lunga storia della marineria militare italiana, la mano di un marinaio si era macchiata del sangue del suo comandante*. I colpi vibrati al TV Negrotto Cambiaso colpirono gli animi di tutti gli uomini in divisa blu, quelli in congedo e quelli in servizio, perchè avevano ferito il loro intimo orgoglio e la loro gelosa sensibilità". Quella sera, su richiesta della Marina, la RAI - dopo avere dato la notizia - ricordò un altro marinaio di ben altra pasta, Vincenzo Ciaravolo. *Nota personale: in verità si possono rammentare almeno altri quattro Ufficiali vittime dei loro uomini: il CF Marcello Pucci Boncambi, il TV Carlo Sorcinelli e il TV Primo Sarti, assassinati sul MAS 505, e il STV Giuseppe Tendi, assassinato sul CB 16. In questi casi, anche se nulla cambia, il movente non fu però il lucro. Modificato 28 Settembre, 2009 da GM Andrea Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 4 Marzo, 2011 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2011 (modificato) :s05: :s06: Tristissimo episodio davvero, quello della morte del T.V. Battino (o BEttino?) NEGROTTO CAMBIASO! :s05: :s06: Anche l' Anima della Nave ne risentì. Infatti il POMONA fu il primo dei 22 "Gabbiano" ad esser radiato nel dopoguerra (1965). P.S. La superstizione navale dice che cambiare il nome ad una nave porta iella, salvo i casi di cambio bandiera od armatore. E' solo superstizione, ma il POMONA venne varato col nome di EBE..... Modificato 5 Marzo, 2011 da Alfabravo 59 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alfabravo 59* Inviato 15 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 15 Settembre, 2013 Le recensioni di GM ANDREA han il pregio di stimolar la curiosità che può esser soddisfatta con l' acquisto del libro... :s05: :s06: Tristissimo episodio davvero... ...Ancora più triste perchè, se ho ben capito, l' assassino era un Furiere volontario e non proveniente dai ranghi della leva! Il cap. 4 racconta di un altro episodio che fa meditare. L' A., giovane Uff.le Medico a MARISPEDAL VEnezia, riuscì a catturare due ladri che rubavano già da qualche tempo il carbone destinato alle caldaie della struttura ospedaliera. Si aspettava (questa, a mio parere, era la logica) quantomeno un encomio ed invece ne ebbe nientemeno che gli arresti (!!!) per aver rinchiuso in cella i due malfattori senza avvertire immediatamente i Carabinieri...Della serie "Quando la buroKrazia esasperata fa perder di vista gli obiettivi". Nel cap. 9 vien descritto il naturale risentimento provato dall' A. nel ricevere "l' indennità di specializzazione" (in chirurgia) di ben 170 (!!!) Lire. Indennità che, per motivi burocratici, non poteva esser inserita nella busta paga e quindi, erogata separatamente, risultava ancora più offensiva. Spesso anche oggi si sente parlare di "fedeli servitori dello Stato". A mio parere il termine "servitore" in una Repubblica è inopportuno e dovrebbe essere tolto, ma tale episodio mostra che questa parola và ben oltre il suo significato. Un piccolo difetto del libro? L' A. indica poche date per cui è difficile orientarsi in senso temporale, anche se il tutto lo si può collocare attorno agli anni "60 - 70". Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 15 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 15 Settembre, 2013 L' A., giovane Uff.le Medico a MARISPEDAL VEnezia, riuscì a catturare due ladri che rubavano già da qualche tempo il carbone destinato alle caldaie della struttura ospedaliera. Si aspettava (questa, a mio parere, era la logica) quantomeno un encomio ed invece ne ebbe nientemeno che gli arresti (!!!) per aver rinchiuso in cella i due malfattori senza avvertire immediatamente i Carabinieri...Della serie "Quando la buroKrazia esasperata fa perder di vista gli obiettivi". Fin da allora....o meglio, anche allora... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi raccomandati
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.