walter leotta Inviato 24 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2008 (modificato) LA MARINA NELLA GRANDE GUERRA Le operazioni navali, aeree, subacquee e terrestri in Adriatico autore: FRANCO FAVRE pagine: 331 editore: Gaspari editore (collana: Rileggiamo la Grande Guerra) anno: 2008 prezzo: 14,80 euro reperibilità: normale (l'ho acquistato da Mondadori a Bologna) Ci voleva! Finalmente (!) un libro che documenta in maniera organica e documentatissima l'attività della Regia Marina in quello che fu il principale teatro di guerra del conflitto. In poco più di 300 pagine l'autore - ex comandante dell'incrociatore Vittorio Veneto e attuale direttore dei corsi normali di stato maggiore della Marina - descrive tutte le operazioni che coinvolsero le nostre unità (persino anche quelle dislocate sul lago di Garda) dedicando spazio pure alla storia della Brigata Marina impegnata sul fronte terrestre e alle neonata aviazione marittima. Negli allegati la puntuale descrizione di armi, difese portuali, stazioni telefoniche ecc ecc oltre all'elenco delle medaglie d'oro. Il tutto - e visto il periodo di magra in cui viviamo non è secondario - a un prezzo veramente eccezionale, meno di 15 euro. A mio modestissimo parere, l'unico neo è rappresentato dall'eccessivo ricorso a note e appendici anche quando i loro contenuti potrebbero stare tranquillamente all'interno del testo principale obbligando così il lettore a un continuo ed inutile "andirivieni". Da non perdere insieme alla recente riproposizione delle attività della Marina Austro-Ungarica di Hans Sokol (quattro volumi a 70 euro, però). Modificato 24 Novembre, 2008 da walter leotta Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2008 in effetti la mostra di Ancona sulla grande guerra è stata basata sui pannelli dell'amm. Favre e quindi sul libro, ed è notevole (anche se ha confuso il Delfino con un cl. A). solo l'incarico che hai riportato non mi torna ma è un dettaglio... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
walter leotta Inviato 24 Novembre, 2008 Autore Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2008 (modificato) non ho la più pallida idea cosa siano ma nella nella bibiografia dell'autore c'è proprio scritto: "DIRETTORE DEI CORSI NORMALI DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA MILITARE CON SEDE A VENEZIA" . Però se me lo spieghi sono contento anche perchè se esiste veramente tale dicitura si tratterebbe......... di un cattivo esempio di comunicazione (a mio modestissimo parere di non militare). Cmq l'autore è stato anche comandante dei drag SQUALO e SALMONE, 10° gruppo navale in Sinai e da CV del Vittorio Veneto Modificato 24 Novembre, 2008 da walter leotta Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GM Andrea* Inviato 24 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2008 L'Amm. Favre è il Direttore dei Corsi Normali presso l'Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia. La dicitura apposta sul libro è in effetti vaga se non inesatta (l'avevo notato pure io sul pur ottimo volume). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Novembre, 2008 Segnala Share Inviato 24 Novembre, 2008 era questo che intendevo... errori che capitano! Venezia è sede di un Istituto Universitario (l'I.S.M.M.) dove gli Ufficiali ottengono un "master" Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
xtgold Inviato 13 Dicembre, 2008 Segnala Share Inviato 13 Dicembre, 2008 Ho conosciuto l'allora C.V. Favre durante la cerimonia di commemorazione dei 90 anni della morte di Miraglia a Venezia nel 2005. Molto riservato, si tenne in disparte per tutta la cerimonia. Pensavo che essendo presente a tale evento fosse anche conoscitore storico dell'aviazione navale della 1GM, ma dalle scritture del suo libro non traspare, in quanto ha errato la data dell'incidente mortale di Miraglia(21 dicembre 1915), come ha omesso la descrizione esatta dell'incidente di D'Annunzio con Luigi Bologna nel 1916, dove il Vate perse un occhio causa l'ammaraggio violento dell'aereo, dovuto ad un forte riflesso del sole sul mare che ingannò il pilota. Mi sembra inoltre che molte notizie siano tratte dal famoso libro di Hans Sokol "La guerra marittima dell'Austria-Ungheria". Ad majora xtgold Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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