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Mare Matto


Alfabravo 59

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TITOLO: MARE MATTO

ANNO: 1963

NAZIONE: Italia/Francia

DURATA (min.): 107

REGIA: Renato CASTELLANI

PROTAGONISTI: Gina LOLLOBRIGIDA; Jean Paul BELMONDO; Thomas MILIAN

PROTAGONISTI NAVALI: le navi, come le persone, hanno un anima ed uno status sociale. Qui la "parte del leone" la fanno le navi "umili" la cui carriera mai sarà ricordata da nessuno. Tra tanta miseria c'è la fugace comparsa di un "nobile": il T/N Leonardo DA VINCI.

TRAMA: momenti di vita marinara, a terra ed a bordo, di alcuni marittimi e lavoratori portuali nell' Italia pre-miracolo economico.

 

 

 

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RECENSIONE. Il film è ambientato nei primi anni "60" e mostra la difficile situazione dei marittimi in quel periodo. Il regista, però, non vuol annoiare lo spettatore con immagini tristi e tragiche, ma usa personaggi bizzarri che divertono. C'è ad esempio il marinaio-poeta che conosce a memoria tutto DANTE (!) e CARDUCCI, D'ANNUNZIO e STECCHETTI; c'è il Sior Drudo PARENTI, un anziano comandante vedovo che si rifiuta d' andare in pensione improvvisandosi, con esiti disastrosi, uomo d'affari e facendo così disperare i suoi quattro figli scaricatori di porto. Un giovane Jean Paul BELMONDO impersona il tipico marinaio "cercaguai". C' è un marinaio messinese (Thomas MILIAN) che col suo lavoro deve mantenere la mamma e sei sorelle e tutte le volte che torna a casa deve

"sistemare" i guai sentimentali di quest' ultime. Il film mostra uomini semplici, lavoratori con le loro piccole miserie e grandi nobiltà (d' animo): il messinese, pur con la sua numerosa famiglia, non si dimentica d' invitare a pranzo il motorista; il buon Beniamino, uno dei figli del Sior Drudo PARENTI (Capitano!!) difende il padre dagli altri tre fratelli che ripetono "...voi siete un padre da eutanasia!"

L' ambiente del film è caratterizzato da porti affollati di navi, banchine con gru ed autocarri in piena attività come se il regista volesse dire che sì i problemi ci sono, ma si và verso un futuro di

prosperità (il miracolo economico). Nel film ci sono anche personaggi negativi sui quali, però, il regista non infierisce. Ci sono i "caporali" che si "rubano" i marittimi fra loro e "vendono" lo stesso imbarco a più persone. Gina LOLLOBRIGIDA impersona Margherita, una supertirchia titolare di pensione per marittimi in attesa d'imbarco. Questa ragazza, ancora illibata, rimarrà poi "sedotta e bidonata" dal marinaio "cercaguai". C'è una scena "politicamente scorretta" nel momento in cui il Sior Drudo PARENTI ricorda "il monumento incompiuto a quel gran uomo che fu Costanzo CIANO".

L' Amm. Costanzo CIANO, fascista della prima ora, persona spregiudicata e dal carattere volitivo, fu un valido Ministro della Marina Mercantile. Ancora oggi è ben ricordato dalla Gente di Mare. Quando la Storia potrà esser scritta con un certo equilibrio non escludo che vedremo strade e piazze a Lui intitolate (così pure per Italo BALBO). In definitiva è un film simpatico che rilassa pur facendo riflettere. Grazie per l' attenzione.

Modificato da Totiano
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