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Nave Da Battaglia Yamato


Alagi

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02ij4.jpg

La Yamato alle prove di macchina nell'autunno 1941 (Foto Naval historical Center)

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Inserisco in anteprima per Betasom alcuni stralci tratti da un mio articolo che prosimamente verrà pubblicato su "Storia Militare"

 

...Il 23 aprile 2005, a Kure (Giappone) è stato aperto al pubblico un moderno museo dedicato alla nave da battaglia Yamato nonché ad altri aspetti della partecipazione della Marina Imperiale giapponese al secondo conflitto mondiale.

Il Museo è ubicato all’interno di un vasto e moderno padiglione appositamente realizzato: la struttura, su tre piani, dispone inoltre di una sala conferenze, di una biblioteca e di tutte le più moderne attrezzature multimediali per consentire ai visitatori una “full immersion” nell’ambiente navale e marittimo di Kure e del suo Arsenale. All’interno del Museo sono esposti alcuni “pezzi” originali, di grande interesse, risalenti alla seconda guerra mondiale: un velivolo da caccia “Zero”, un siluro pilotato per azioni suicide tipo “Kaiten” e un minisommergibile modello “Kairyu”; notevoli anche numerosi proietti di grosso calibro (anch’essi risalenti al periodo 1941-1945) e un cannone da 406 mm recuperato dal relitto della nave da battaglia Mutsu, conservato all’esterno.

Il “pezzo forte” del museo è però rappresentato dalla replica in scala 1:10 (viste le dimensioni risulta difficile parlare di un modello) della nave da battaglia Yamato, nel suo aspetto finale all’epoca dell’affondamento, avvenuto il 7 aprile 1945 mentre l’unità si trovava in rotta verso Okinawa. Questa “replica” è stata realizzata nel 2004 dal cantiere Yamamoto Shipyard di Kure e varata (nel senso letterale del termine) con un’appropriata cerimonia alla presenza di autorità civili e militari: le dimensioni dello scafo (26,3 m) sono di tutto rispetto, di fatto superiori a quelle di una motosilurante statunitense tipo “Elco” (24 m) del periodo bellico o dei più recenti aliscafi tipo “Sparviero” della Marina Militare Italiana (24,6 m).

Questa Yamato “ridotta” è stata opportunamente esposta al piano terreno del museo, in un piccolo bacino a secco, in posizione ribassata rispetto al piano di calpestio ma sistemata su un apposito supporto: i visitatori possono quindi osservare l’opera morta e le sovrastrutture dal livello del ponte di coperta, oppure esaminare le forme della carena, le eliche e i timoni scendendo direttamente all’interno del bacino....

... Nelle vicinanze del museo, per poco più di un anno tra marzo 2005 e maggio 2006, è stato però possibile visitare una struttura ancora più colossale e, anch’essa, di notevole interesse. Difatti, tra la fine del 2004 e i primi mesi del 2005, su una banchina del porto di Kure la casa cinematografica giapponese Toei Movie Company ha letteralmente ricostruito – con dimensioni reali in scala 1:1 (!) – un’ampia porzione del ponte di coperta della Yamato, dall’estremità del castello di prora sino alla zona poppiera della sovrastruttura. Questa imponente “scenografia” (comprensiva delle torri prodiere di g.c., dell’armamento secondario e di tutti gli altri elementi dell’allestimento), è stata utilizzata per girare numerose scene del film Otokotachi no Yamato (lett.: “La Yamato del suo equipaggio”) , una rievocazione storica dell’ultima missione di questa unità, presentata nelle sale cinematografiche giapponesi tra la fine di dicembre 2005 e i primi mesi del 2006..."

 

Penso che le foto che seguono possano dare un'idea di quanto sopra... Cominciamo con la Yamato in scala 1:10:

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Qui siamo sul "set in scala 1:1...

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Tutte le immagini di cui sopra sono state scattate dal Sig. Hidearu Murai di Osaka.

 

Sono riuscito ad acquistare una copia del film: purtroppo la lingua è il giapponese katakana, ma il DVD è sottotitolato in inglese quindi non è stato difficile seguire la trama, incentrata sulle vicende di alcuni uomini dell'equipaggio nell'imminenza della perdita dell'unità, avvenuta nell'aprile del 1945 a Nord Ovest di Okinawa. Si tratta a mio avviso di un fil molto bello, dove le scene di guerra (frutto di un'ottima combinazione tra parti girate a bordo della replica 1:1 e avanzate tecniche di filmografia digitale) appaiono più che realistiche dal punto di vista tecnico e in tutta la loro crudezza dal punto di vista umano.

Ho trovato il DVD di Otokotachi no Yamato su

http://www13.cd-wow.com/

all'incredibile prezzo di 13 U.S. $ (spese di spedizione comprese), e il plico mi è arrivato dopo una settimana... Ora non c'è più, ma su Amazon e altri siti (soprattutto americani e giapponesi) che commercializzano DVD e filmografia varia ho trovato il film tra i 20 e i 30 dollari. Secondo me anche a questo prezzo si tratta di soldi ben spesi, è un film a mio avviso imperdibile...

Il DVD viene venduto con lo Standard "3" (Estremo Oriente") ma parecchi computer dovrebbero consentire di convertirlo allo standard Europeo, che poi è quello dei lettori DVD dei PC e per televisore (perlomeno il mio MAC con il sistema OS X 10.4 ce l'ha fatta...)

 

Ecco un po' di scene dal film...

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immagine7ns4.png

 

immagine8uk5.png

 

immagine11yg3.png

per concludere, ecco qualche sito web correlato:

http://apike.ca/japan_kure_yamato.html - Sito “ufficiale” del Museo della Yamato a Kure.

http://yamato.kure-city.jp/english.pdf - “Brochure” in lingua inglese relativa al Museo, scaricabile in formato pdf.

http://www.oshipee.com/omami/e-frame-photo-yamatomuseum.htm - Ottimo sito privato gestito dall’appassionato giapponese Hidearu Murai contenente numerosissime immagini relative al Museo e al “set” del film Otokotachi no Yamato.

http://www.yamato-movie.jp/ - Sito “ufficiale” del film Otokotachi no Yamato.

 

Naturalmente sono a disposizione di tutti per ulteriori informazioni e chiarimenti!

 

Saluti / Alagi

Modificato da Alagi
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Bellissimo articolo comandante Alagi,l e tue doti di ricercatore storico hanno dato ancora una volta frutti succosissimi.

Purtroppo come Italiano, mi rimane un intenso retrogusto amarissimo nell'apprendere queste cose.

Vi immaginate se in Italia costruissimo un museo così per il ROMA!

Polemiche, interrogazioni parlamentari,cortei di pacifisti davanti ad un fascistissimo prodotto da guerrafondai.

Pochissimi comprenderebbero il riconoscimento a quanti morirono su quella nave per mantenere fede alla parola data,i n un momento in cui le parole, da più parti, avevano scarso valore!

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Bellissimo articolo comandante Alagi,l e tue doti di ricercatore storico hanno dato ancora una volta frutti succosissimi.

Purtroppo come Italiano, mi rimane un intenso retrogusto amarissimo nell'apprendere queste cose.

Vi immaginate se in Italia costruissimo un museo così per il ROMA!

Polemiche, interrogazioni parlamentari,cortei di pacifisti davanti ad un fascistissimo prodotto da guerrafondai.

Pochissimi comprenderebbero il riconoscimento a quanti morirono su quella nave per mantenere fede alla parola data,i n un momento in cui le parole, da più parti, avevano scarso valore!

 

Caro Malaspina,

condivido... ed ecco quindi come termina il mio articolo:

...Una visita, ancorché “virtuale”, al Museo della Yamato a Kure non può non far pensare che anche nel nostro paese non mancherebbero le motivazioni e gli argomenti per analoghe iniziative… Sarà possibile in Italia, un giorno, visitare un “Museo della Vittorio Veneto” alla Spezia o assistere al film “La Roma del suo equipaggio”? Le tradizioni di una grande Marina meritano di essere ricordate – e celebrate – senza falsi pacifismi di maniera, o di parte politica: il nuovo Museo di Kure rappresenta quindi in questo senso un’iniziativa di grande importanza storica e tecnica (ma soprattutto umana) la validità della cui formula, anche sul piano commerciale e del successo di pubblico, è stata dimostrata sin dal primo giorno della sua apertura.

 

Maurizio Brescia

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Visitatore ERICH TOPP U-552

....Maurizio,sei MITICO !!.... :s20:

....mentre leggevo,nella mia mente i pensieri facevano le stesse considerazioni di Malaspina !!....il giappone ha perso la guerra,eppure a distanza di così tanti anni stanno riscoprendo il loro "amor patrio" cercando di trasmettere alle future generazioni i sacrifici che quegli uomini hanno fatto in nome dell'Imperatore e della loro Patria....i tedeschi hanno perso la guerra,eppure se si và a Kiel,oltre ad esserci un Mausoleo per ricordare i marinai degli u-boot c'è anche nelle vicinanze un battello intero e completamente restaurato aperto a museo,anche quì,per non far cadere nel dimenticatoio ciò che quegli uomini hanno vissuto e fatto in nome di un ideale di amor patrio.... :s09:

....penso che solo noi Italiani (come sempre)....nonostante le false propagande politiche di "glasnov" e "integrazione raziale" riusciamo a "dissociarci" dalla nostra storia,senza dare il giusto contributo e L'ONORE che meriterebbe a chi....nonostante abbia perso una guerra,abbia combattuto e sacricìficato la propria vita per il TRICOLORE....!! :s12:

 

 

:s19: Mau

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Visitatore Kashin

Gra bella unita' navale,maestosa una vera regina dei mari....Alagi sei un incentivo alla vendita della rivista......bravo come sempre anche il semplice appellativo "Bravo" e' restrittivo ..... :s20: :s20: :s20:

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  • 1 month later...

Segnalo a tutti i Comandanti che l'artiolo sulla Yamato di cui ho parlato in questo post, verra pubblicato sul numero di maggio di "STORIA MILITARE", tra pochi giorni in edicola.

 

Un saluto

Alagi

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Sono andato a navigare sul sito della Yamato, e ell'interno delle foto ho trovato anche 2 sommergibili, interessanti, ma chi sono ?

 

Ti riferisci ai due smg. tascabili esposti all'interno del museo?

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Si, effettivamente i colpi di mitragliatrice lanciati dai caccia sembrano più dei colpi da 88 mm, cmq.. :s11:

 

Sì, l'avevo notato anche io... :s03:

 

La cosa ironica è che, quando vanno a segno sulle strutture, sembrano i laggi laser di Guerre Stellari, quando invece prendono il mitragliere in piena faccia, si "limitano" a portargli via "solo" un occhio...

 

Cmq, mi è piaciuto parecchio...

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La yamato era si una bella unità, molto resistente e lo ha dimostrato essendo affondata dopo aver incassato una ventina tra bombe e siluri.

Purtroppo era anche una specie di pachiderma, in velocità la batteva qualsiasi corazzata moderna comprese le nostre, la manovrabilità a causa della mole non era elevata, per tale motivo non riuscì ad evitare bombe e siluri.

Infine pare che anche la punteria essendo i cannoni enormi avesse dei problemi di precisione.

Diciamo che in una classifica tra le corazzate sicuramente non arriva prima.

 

Per il film, ho visto sul tubo tutta la fase della battaglia.

A parte che si palpa molto bene l'angoscia prima dell'attacco e la disperazione durante lo stesso, la yamato sapeva difficilmente di riuscire a farcela, ma loro erano giapponesi e tennero duro fino all'invetabile.

 

Ciao

Gil

Modificato da gilbyit
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Segnalo a tutti i Comandanti che l'artiolo sulla Yamato di cui ho parlato in questo post, verra pubblicato sul numero di maggio di "STORIA MILITARE", tra pochi giorni in edicola.

 

Un saluto

Alagi

 

La rivista è in edicola: :s11:

COMPRATELA ! !

(alla faccia della pubblicità occulta) :s01:

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Sono andato a navigare sul sito della Yamato, e ell'interno delle foto ho trovato anche 2 sommergibili, interessanti, ma chi sono ?

 

Si tratta di un siluro pilotato per azioni suicide tipo “Kaiten” e di un minisommergibile modello “Kairyu”.

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  • 5 weeks later...

Il Sig. Hidearu Murai di Osaka (Giappone) che ha fornito le fotografie presentate nel mio articolo su "Storia Militare" relativo al Museo della Yamato a Kure, ha inserito un servizio sull'articolo nel suo sito web.

 

Questo è il link:

http://www.h3.dion.ne.jp/~mokei/

Se cliccate sulla foto della rivista si apre la pagina in giapponese

 

Questo è il link diretto alla versione in inglese del sito:

http://www.oshipee.com/omami/e-photo-yamato-publish.htm

Modificato da Alagi
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Honda miseria! :s03:

Che Kawasaki di tipi sono i Japs.... pensa, vai e trovi una Yamato in "modellino gigante" (poi dice che sono bassi... :s02: ).

E poi, magari, ti giri museo ed esposizioni mentre ti Suzuki una bibita :s53:

Yamaha la malasorte... mai che una struttura così la facciano qui da noi! :s68:

 

A parte gli scherzi: complimenti Maurizio... ma Storia Militare non sempre si trova in edicola qui a Salerno... se puoi dammi lumi in PM.

 

Grazie! :s20: :s20: :s20:

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Bellissimo articolo comandante Alagi,l e tue doti di ricercatore storico hanno dato ancora una volta frutti succosissimi.

Purtroppo come Italiano, mi rimane un intenso retrogusto amarissimo nell'apprendere queste cose.

Vi immaginate se in Italia costruissimo un museo così per il ROMA!

Polemiche, interrogazioni parlamentari,cortei di pacifisti davanti ad un fascistissimo prodotto da guerrafondai.

Pochissimi comprenderebbero il riconoscimento a quanti morirono su quella nave per mantenere fede alla parola data,i n un momento in cui le parole, da più parti, avevano scarso valore!

 

 

Credo che ognuno di noi ammirando le magnifiche immagini di Alagi abbia pensato dentro di se "che bello sarebbe vedere la Roma o altre Corazzate anche da noi, celebrate come fanno i giapponesi senza dover incorrere in scontri ideologici"....quindi come non quotare Malaspina!

 

E come non ringraziare Alagi per aver concluso l'articolo con parole molto intelligenti: un piccolo messaggio con un grande significato per i lettori dotati di materia grigia!

Speriamo che un giorno se non i nostri figli almeno i nipoti possano visitare un modello della Roma, della Littorio, della Veneto e ricordare così la Marina e anche i loro padri/nonni che da giovani sognavano dalle pagine di un forum! :s15:

 

Grazie ancora Alagi per aver condiviso con noi queste foto!

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