GM Andrea* Inviato 4 Marzo, 2006 Segnala Share Inviato 4 Marzo, 2006 Titolo: IN FUGA OLTRE L'HIMALAYA Autore: ELIOS TOSCHI Casa editrice: IL BORGHESE Anno di edizione: 1968 Pagine: 314 Dimensioni: 20x11,5 Prezzo originale: ---- Reperibilita: media Recensione: Ristampa delle memorie, gia pubblicate alla fine degli anni '40, di Elios Toschi, l'ideatore con Tesei del SLC. Il dramma dell'Iride, la sfortunata missione del Gondar, la cattura e la prigionia, sino alla rocambolesca fuga dall'India attraverso l'Himalaya....col costante ricordo dell'amico Teseo Tesei. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 31 Gennaio, 2007 Segnala Share Inviato 31 Gennaio, 2007 solo per essere stato l'ideatore del maiale penso che meriti di essere letto! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 7 Aprile, 2009 Segnala Share Inviato 7 Aprile, 2009 (modificato) L'ho finalmente trovato (la reperibilità "media" ora si sta facendo difficilina) pagandolo, per informazione, i "soliti" 20 € (che sono ormai la media per i libri anzianotti) Devo dire la verità, anche per avvertire chi eventualmente si sentisse scoraggiato dalla lettura dei primi capitoli, dedicati alle esperienze di Bocca di Serchio , dell'Iride e del Gondar: se non fossi stata determinata a leggerlo, perchè interessata alla storia della fuga, mi sarei pentita di averlo cercato per tanti mesi....è uno stile, ripeto, nei primi capitoli, infarcito di aggettivazioni, di sforzi titanici, di simboliche tenebre, di spasimi ed attese spasmodiche, di connubi inumani, di imperscrutabili fluidi....Mi chiedevo perché Toschi avesse dichiarato, nella prefazione, "l'assenza di ogni velleità letteraria a favore della spontanea genuinità del racconto". Insomma, soprattutto perché venivo dalla recente lettura del ben più sobrio libro di Pegolotti sullo stesso argomento, mi sentivo un po' irritata. Adesso che invece sto leggendo la narrazione della prigionia e dei tentativi di fuga, trovo uno stile ben diverso, scorrevole, con tocchi di ironia. Ho l'impressione che, mentre la narrazione della fuga sia dovuta ad appunti "scritti sul posto", come dice Toschi nella prefazione, i primi capitoli siano stati scritti a posteriori, e che l'autore si sia sentito in qualche modo impegnato a utilizzare uno stile aulico, che poi è diventato, a mio parere, retorico e pesante. Questo, ripeto, per informare e non scoraggiare i futuri lettori. Adesso "me lo sto bevendo". Modificato 7 Aprile, 2009 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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