corso64-anmisora Inviato 28 Novembre, 2006 Segnala Share Inviato 28 Novembre, 2006 titolo: CINQUECENTOSEI - la straordinaria avventura del sottomarino Enrico Toti curatori: Marco Iezzi e Flavio Incarbone editore: Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia L. da Vinci - Milano anno di edizione 2006 pagine: 127 dimensioni: 28x24 cm prezzo 29 euro Presentazione del LIBRO mercoledi 6 dicembre 2006 ore 12.30 Sala Conte Biancamano Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Ingresso via Olona 6/ bis Milano "CINQUECENTOSEI - La straordinaria avventura del sottomarino Enrico Toti" è un volume realizzato e pubblicato dal Museo. La storia del S-506, dalla costruzione fino alla sua nuova vita, raccontata con fotografie inedite e suggestive provenienti dagli archivi del Museo, della Marina Militare e di Fincantieri. Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Relazioni Esterne e Comunicazione T 02 48 555 343/372/381/450 Chi, cortesemente, puo procurarmi una copia? Grazie Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Gennaio, 2007 Segnala Share Inviato 23 Gennaio, 2007 Credo siano in molti gli interessati, per il momento ho modificato il messaggio aggiungendo la copertina: un giorno chissà.... :s02: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Marcuzzo Inviato 23 Gennaio, 2007 Segnala Share Inviato 23 Gennaio, 2007 Dir, non dirmic he non ne sai niente. Non ci crederei mai. :s10: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 23 Gennaio, 2007 Segnala Share Inviato 23 Gennaio, 2007 se vuoi non te lo dico.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
deflektor Inviato 23 Gennaio, 2007 Segnala Share Inviato 23 Gennaio, 2007 Direttò, abbiamo bisogno... ci servirebbe acquistare il libro in tempi brevi. Vedi tu se ci puoi dare qualche indicazione... siamo nelle tue mani. :s35: (spero che apprezzerai la sviolinata) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 16 Marzo, 2007 Segnala Share Inviato 16 Marzo, 2007 bene signori, questa la recensione del volume in oggetto. Ho anche interpellato i responsabili del museo che sono disponibili a spedirlo (come riportato anche nel sito) al link: http://www.museoscienza.org/toti/pagine/co...mp;tipo=statico se capita l'occasione è anche possibile ottenere uno sconto (mi hanno accennato il 10%) acquistandolo direttamente presso il museo (per esempio se volete un milanese di buona volonta puo acquistarne un certo numero e portarli al prossimo raduno) veniamo alla recensione: e' un libro sopratutto di immagini, anche se il testo è presente. credo che il mio errore sia di avere avuto delle aspettative da questo volume e quindi essere rimasto deluso per questo. Immagino che al comune uomo della strada le "fesserie" che andro ad elencare non interesserano neanche ma qui siamo a Betasom e non mi sembra giusto tessere solo elogi. comincerei dal prezzo, 29 euro per un semplice assemblaggio di materiale forse è eccessivo, tra l'altro la copertina non è neanche rigida ma semplice cartoncino. considerando invece il libro come un contributo ai prezzi di musealizzazione del Toti, che non sono stati indifferenti, si riesce a giustificare meglio l'esborso. il libro è suddiviso in 5 capitoli: 1) sommergibili e sottomarini: una breve storia del mezzo subacqueo, forse piu una distinzione tra sommergibile e sottomarino che l'evoluzione del mezzo subacqueo. il tecnico e lo storico storceranno un po il naso per un certo pressapochismo che vuole adattare la lettura al'uomo della strada. una bella foto del Delfino pre trasformazione vi tirera su di morale comunque. 2) la classe Toti: qui le note sono piu dolenti e mi sorge il dubbio che nessun "Totiano" (inteso come generica persona che conosca il battello) sia stato interpellato per una seppur minima revisione. continuo a ripetermi che al gia citato uomo della strada non interessa che i veri occhi del sottomarino non siano il sonar attivo bensi quello passivo (che le guide identificano per comodita con gli MPD invece che con i portelli a prora, comodita che mi sfugge ma comunque), che la timoneria non fosse gestita da un solo uomo se non in casi eccezionali, che il portello di prora sia stato aggiunto solo al Toti perche gli altri lo avevano dal cantiere o che la tartaruga fosse la denominazione della carenatura del portello di prora prima dell'aggiunta del piastrone. anche questa volta le foto vi risolleveranno un po il morale, in particolare una del Dandolo ormeggiato a Genova a fine anni 70 o primi '80. in quel periodo stava testando gli A184 e nella foto mostra sia il caratteristico telaietto sulla vela che ospitava le prime teste acustiche che i "graffi" dei primi siluri, che avevano il pessimo vizio di ritornare sul luogo di lancio. 3) il toti: diario di bordo. potrei copiare i commenti di cui al para precedente anche se su qualcosa devo informarmi: su ogni documentazione del battello l'acciaio impiegato figurava essere un ASERA 52 mentre il libro cita un AQ58. rimango invece perplesso quando mi si dice che la barchetta è nata successivamente al progetto per ospitare ulteriore zavorra quando era invece una soluzione gia definita e approvata per consentire le pose sul fondo in sicurezza. altra perplessita sulla data di inizio della sperimentazione del A184, che mi risulta oltre dieci anni dopo la consegna del battello. Quota di collaudo 300 metri. mi piacerebbe sapere l'origine di questi termini. L'Italia non usa quote di collaudo, ci sono quote di sicurezza, quote massime operative, coefficienti di sicurezza e una quota che potremmo definire di collasso ovvero quella sulla quale lavorano i progettisti. applicando i criteri di altre Marine (10% oltre la quota max operativa) la quota di collaudo del Toti poteva essere 170 metri. ed infatti le prime immersioni furono fatte a quella quota massima evidenziando anche un problema. Ci sarebbe qualcosa da dire anche sull'uso dei cibi confezionati e su una "pizza preparata di sorpresa" (pensavo lo sapessero anche i bambini che la pizza di mezzanotte è una istituzione in Marina). 4)dalla sicilia a milano. narrato come una fiaba, scorre facile e le foto sono belle. sorvolano anche troppo facilmente sulle problematiche che bloccarono il Toti a Cremona per 4 anni ma penso sia giusto, non è questo l'ambito in cui trattare certe polemiche. 5) la nuova avventura. la descrizione della musealizzazione mi rendo conto che debba essere il momento di piu forte pubblicita per il museo, pero non possono citarmi una "perfetta ricomposizione" quando la mancanza dell'antenna TLC/IFF è troppo palese! anche gli interni hanno delle pecche (e stò confrontandolo con il dandolo museo, non quando era operativo) come la mancanza del LORAN o la riproduzione degli schermi della CCRG in manovra, ad esempio. penso inoltre che anche i condizionatori siano stati un intervento invasivo e non solo l'apertura delle porte laterali. Non smettero mai di prendermela a cuore quando storpiano le denominazioni degli apparati! ma i timoni li chiamate timoni, no? e allora perche vi ostinate a chimare "pulsantiera" la tastiera assetto? ma forse esiste una pulsantiera collegata con le casse zavorra di cui non sono a conoscenza (scusate la polemica, mi è scappata..) chiude una bellissima tavola di sergio baratto in 3^ di copertina dove, purtroppo, campeggiano altri errori che non interessano il piu volte nominato uomo della strada. mentre stavolta il locale ausiliari addietro si chiama giustamente locale ausiliari e non sentina (come le guide affermavano), l'antenna ESM è rimasta "antenna di guerra". bastava aggiungere "elettronica", "antenna di guerra elettronica" se non volevano usare l'acronimo inglese. che l'idrofono sia raffigurato come un tubo corrugato sulla mezzeria della prora o che le casse nafta 1 di dritta e sinistra si siano trasformate in acqua dolce penso che effettivamente pocho importi ma una "branda di comando" a cosa serve? un ultimo appunto o meglio, una osservazione: forse qualche aneddoto di vita vissuta avrebbe potuto far immergere meglio il lettore nella storia del Toti... 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Charlie Bravo Inviato 16 Marzo, 2007 Segnala Share Inviato 16 Marzo, 2007 Non conosco la genesi di questo volume e capisco benissimo il disappunto di un Totiano però forse bisogna malgrado tutto accontentarsi considerando che è rivolto al visitatore comune. Certo che, sognando come a volte capita di fare da queste parti, non sarebbe stato male un volume compilato in collaborazione in primis dei totiani Delfini d'Acciaio doc magari con l'aiuto e la supervisione dell'Ufficio Storico che avrebbe potuto dare una sorta di imprimatur al libro. In occasione di una prossima visita al Toti non mancherò di acquistare il volume. P.S. : sono comunque perplesso sulle aperture praticate sul battello che in qualche modo l'hanno violato. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore auc65 Inviato 16 Marzo, 2007 Segnala Share Inviato 16 Marzo, 2007 (modificato) Acc.... questa discussione mi era sfuggita per ... cause di forza maggiore ( trasloco ) Leggendo la presentazione e guardando le foto di anteprima del libro me ne ero fatta un'idea che è stata pienamente confermata dal Dir. Volevo lanciare l'idea di un libro sui Toti fatto dai Totiani ma Charlie Bravo mi ha preceduto !! Non dovrebbe essere impossibile per il Dir contattare ex Comandanti e Dir ( non sono poi tantissimi ) e il più possibile dei Totiani per recuperare foto, aneddoti, ecc sulla falsariga del sito "Delfini d'acciao" Per quello che posso ... disponibilissimo. Ciao a tutti Modificato 16 Marzo, 2007 da auc65 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 17 Marzo, 2007 Segnala Share Inviato 17 Marzo, 2007 sarebbe stato sufficiente che il museo avesse contattato una qualche persona sufficientemente qualificata. a parte il sottoscritto, che essendo in concorrenza con un'altro libro (seppur romanzo) forse non è gradito, hanno sicuramente conosciuto il CV Puzone Bifulco, il CF Fersini e il c° 2^ TM/mn Adamo (visto che sono nel filmato). senza contare che mamma marina poteva metterli in contatto con tanti altri che sono in servizio. per le aperture laterali, def, devo dire che fanno male anche a me, hanno eliminato il gruppo delle pompe della refrigerazione generale a poppa e la mia branda a prora ma a conti fatti è meglio così! se la gente avese dovuto passare dal solo portello di prora i tempi sarebbero aumentati e tante persone non sarebbero potute salire. è giousto che tutti possano visitarlo... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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