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Sopravissuto Dell'anfitrite


antonio492

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A tutti i Comandanti, salute a voi.

Come promesso dopo il messaggio di presentazione ed il primo messaggio in cui accennavo alla storia di mio padre, sopravvissuto all'affondamento del smg Anfitrite, eccomi a riferire quanto appreso dalla sua viva voce.

Devo subito dire che quanto da lui raccontato si discosta un pò dagli altri racconti come quelli riportati da Desga, ma abbastanza vicino a quanto riportato da Totiano http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31955 e da Marco U-78 Scirè

Qui vengono riportati dal comandante Anfirite i nomi di 7 marinai che lui afferma essere i nomi dei sopravvissuti

http://www.betasom.it/forum/index.php?show...trite&st=40, ma questo non corrisponde a verità in quanto mio padre fu tra i sopravvissuti e il suo nome non compare fra i 7; tra l'altro anche Desga in http://www.betasom.it/forum/index.php?show...trite&st=20 riferisce che i sopravvissuti furono 7.

Mio padre raccontava che per un mal funzionamento dell'idrofono il smg emerse in pieno convoglio inglese, accortisi dell'errore fu dato immediatamente l'ordine di immersione rapida ma gli inglesi,accortisi della manovra, fecero oggetto l'Anfitrite di lancio di bombe di profondità che colpirono il smg rendendo necessaria l'emersione. Il smg emerse sbilanciato a poppa presentando quindi la prua sollevata, ciò costrinse i primi che uscivano dal suo interno a dirigersi verso prua dove si trovava il cannoncino.

Gli inglesi, a detta di mio padre, pensarono che gli italiani volessero reagire al fuoco nemico e quindi iniziarono a colpire i nostri con una sventagliata di mitraglia, falciando quei poveri sventurati mentre uscivano all'aperto. Accortisi evidentemente dell'errore e del fatto che il smg non poteva manovrare interruppero le ostilità e fecero prigioniero il resto dell'equipaggio. Non ricordo che mi abbia parlato del numero dei superstiti. credo però che 7 fu il numero dei deceduti, come d'altronde riportato nel link suggerito da Marco U-78 Scirè http://digilander.libero.it/carandin/anfitrite.htm

Dopo l'affondamento, mio padre fu portato in un campo di prigionia in Inghilterra dove rimase dal 6/3/1941 al 23/4/1946.

A casa però giunse la notizia della sua morte e gli furono tributati tutti gli onori del caso, con funerale solenne e furono satmpati anche i ricordini del defunto

 

pagellina.jpg

 

dopo sei mesi o un anno giunse la notizia che era vivo e prigioniero degli inglesi e così gli fu inviato il ricordino da morto e insieme ai suoi compagni di prigionia potè sorridere della sua avventura. Ecco il documento di identità di prigioniero di guerra

 

copertina2.jpgriconoscimentoprig.jpg

 

Qui di seguito le foto di mio padre con alcuni dei suoi compagni di prigionia. Chissà che qualcuno non iconosca qualche suo parente

 

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Per stasera credo che basti, alla prossima posterò altri documenti in mio possesso

 

:s67: Saluti a tutti :s67:

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Se non avesse raccontato questa interessante storia le immagini avrebbero potuto trarre in inganno. Peraltro fa una certa impressione vedere i nostri marinai indossare divise albioniche. Una curiosità: suo padre le ha mai parlato della distruzione dei cifrari di bordo e/o della possibilità che siano caduti in mano nemica?

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immagini stupende, e grazie dei resoconto. In effetti sembra strana una cosi grande differenza nel numero dei superstiti.

per quanto, immagino, in queste condizioni sia ben difficile avere chiarezza della situazione....

 

@ Corto: ma ti sembra il modo di assalire cosi un nuovo ospite?

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@ Corto: ma ti sembra il modo di assalire cosi un nuovo ospite?

 

Purtroppo la salsedine, un pessimo carattere e la consapevolezza di non avere il dono dell'immortalità (che peraltro nemmeno invidio a nostro Signore) mi hanno reso un po' ruvido e, come ha da tempo potuto constatare, piuttosto diretto. Se ciò mette in imbarazzo la Base me ne scuso autoflagellandomi in questa agorà virtuale :s25: .

Modificato da Corto Maltese
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Devo aggiungere un particolare che mi è venuto ora in mente: mio padre raccontandomi la sua avventura mi diceva che uscendo dal sommergibile gli cadde addosso il marinaio che stava uscendo prima di lui e che era stato colpito dalla raffica inglese. Ora mi chiedo: questa descrizione non credo che possa essere stata completamente inventata e quindi mal si accorda alla descrizione dell'impiego dalla "Campana". Che abbiano impiegato anche quel mezzo????

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Devo aggiungere un particolare che mi è venuto ora in mente: mio padre raccontandomi la sua avventura mi diceva che uscendo dal sommergibile gli cadde addosso il marinaio che stava uscendo prima di lui e che era stato colpito dalla raffica inglese. Ora mi chiedo: questa descrizione non credo che possa essere stata completamente inventata e quindi mal si accorda alla descrizione dell'impiego dalla "Campana". Che abbiano impiegato anche quel mezzo????

 

Ma intendi la campana di salvataggio Mc Cann?

Se intendi quello strumento, pare alquanto improbabile che durante la scomparsa del battello sia stata usata (il sommergibile non ne è dotato, viene portata sul luogo del sinistro da una nave appoggio). A quanto ho letto l'Anfirite è scomparso per auto affondamento dopo che era stato sottoposto ad attacco con bombe di profondità, non ci sarebbe stato motivo/tempo di usare la campana di salvataggio (che tralatro non c'era e che serve a recuperare gli uomini da un sommergibile sinistrato in immersione).

Durante la 2GM gli americani hanno condotto un'ottima azione di salvataggio con la campana Mc Cann sul sommergibile USS Squalus.

Deve essere un mix di ricordi e esperienze :s01:

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Ma intendi la campana di salvataggio Mc Cann?

Se intendi quello strumento, pare alquanto improbabile che durante la scomparsa del battello sia stata usata (il sommergibile non ne è dotato, viene portata sul luogo del sinistro da una nave appoggio).

 

Quello che ho riferito io è quanto mi è stato raccontato da mio padre e quanto lui,molto più avanti negli anni, ha ripetuto diverse volte ai nipoti; sempre uguale e si è soffermato sempre, quasi con le lacrime agli occhi, ma certamente con molta commozione, sul fatto che "alcuni marinai che uscirono prima di lui furono proprio falciati dalle raffiche di mitraglia"; da ciò si deduce che uscirono o dalla torretta o da qualche altra parte e "sembrava si diriggessero verso il cannoncino". Per fare questo dovevano necessariamente esssere in superficie, e mi ripeteva che erano appoppati. Ciò è però in contrasto con quanto riferisce il c.te Desga (messaggio n°13 al seguente link http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=12393&hl=anfitrite ://http://www.betasom.it/forum/index.p...p;hl=anfitrite , anche se poi nel mess 15 dello stesso topic concorda con quanto detto da mio padre e cioè che uscirono uno alla volta.

Il c.te Totiano riconosce lo strumento a cui fa riferimento Desga nell'apparecchio Gerolimi arata che dice "fosse alloggiato dentro ognuna delle 2 garitte. l'uomo entrava e vi si chiudeva, la garitta veniva allagata e la riserva di spinta portava la capsula in superficie. un cavo assicurava il rientro a bordo della capsula. questo però presuppone che il battello fosse affondato e si fosse già appoggiato su un fondale di max 80/100 metri". Come vedi ci sono grosse discordanze fra i due racconti. Quello riferito da me sembra concordare maggiormente con quanto riportato da R.Hunter, mess 17 e 22; concorda anche l'altro particolare:"non riuscì a rilevare l'arrivo della squadra britannica" (papà diceva sempre che emersero nel mezzo del convoglio inglese)

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Devo citare anche quanto riferito da Guest_Mattesini_* in Smg Uarshiek: Trucidati I Superstiti, fu un crimine di guerra?

http://www.betasom.it/forum/index.php?show...trite&st=20

al mess 23 :

“Il mattino del 6 [marzo 1941] mentre si trovava in immersione nel punto d’agguato [20 mg. a S.E. da Capo Sidero – Isola Caso] fu improvvisamente attaccato0 con bombe di profondità da unità percepita prima agli idrofoni (Ct. britannico GREYHOUND). Date le avarie subite il sommergibile venne a galla ove fu accolto dal fuoco di Ct nemici. Furono eseguite subito le manovre per l’autoaffondamento che si effettuò mentre una imbarcazione inglese recuperava i feriti”.

Questo il smg venne a galla e fu accolto dal fuoco di Ct nemici sembrerebbe avvalorare il racconto da me riferito

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