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Classe Mameli (1925)


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Sommergibili classe " Mameli "

 

cl.Mameli_I.sommergibili.Italiani-1963_1024.jpg
da "I sommergibili italiani" di Paolo M. Pollina - USMM - 1963, per g.c. Sergio Mariotti

 

 

Catteristiche generali della classe " Mameli ":

Tipo: sommergibile di media crociera

Dislocamento:
- in superficie: 842,5 t
- in immersione: 1010 t
Dimensioni:
- Lunghezza: 64,64 m
- Larghezza: 6,52 m
- Immersione: 4,31 m
Apparato motore superficie: 2 motori Diesel Tosi, 2 eliche
- Potenza: 3.000 cv
- Velocità max. in superficie: 17,2 nodi
- Autonomia in superficie: 1.703 miglia a 17,2 nodi - 7.100 miglia a 6,9 nodi (in sovraccarico)
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione C.G.E.
- Potenza: 1.100 cv
- Velocita max: 7,7 nodi
- Autonomia in immersione: 7,5 miglia a 7,7 nodi - 80 miglia a 4,0 nodi
Armamento:
- 4 tls AV da 533 mm, 6 siluri da 533 mm
- 2 tls AD da 533 mm, 4 siluri da 533 mm
- 1 cannone da 102/35 mm (150 proiettili)
- 2 mitragliatrici 13.2 singole (6000 colpi)
Equipaggio: 5 ufficiali, 44 tra sottufficiali e marinai
Profondità di collaudo: 100 m

 

 

 

cl.Mameli_compartimentazione_Smgg.italiani.fra.le.due.GM_A.Turrini-1990_1024.jpg
da "I sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" di Alessandro Turrini - MariStat/UDAP - 1990, per g.c. Sergio Mariotti

 

 

 

Unità della classe " Mameli ":

Regio sommergibile Goffredo MAMELI
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 17.08.1925, Varo: 09.12.1926, Consegna: 20.01.1929, Radiazione: 01.02.1948

Regio sommergibile Pier CAPPONI
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 27.08.1925, Varo: 19.06.1927, Consegna: 20.01.1929, Affondato: 31 marzo 1941, Radiazione: 18.10.1946

Regio sommergibile Giovanni DA PROCIDA
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 21.09.1925, Varo: 01.06.1928, Consegna: 20.01.1929, Radiazione: 01.02.1948

Regio sommergibile Tito SPERI
Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 28.09.1925, Varo: 25.05.1928, Consegna: 20.08.1929, Radiazione: 01.02.1948


Generalità di classe
Dopo la stasi nelle costruzioni navali, verificatasi negli anni successivi alla fine del primo conflitto mondiale, i sommergibili di questa classe segnarono, per primi, la ripresa dell'attività costruttiva di unità subacquee, ripresa che si sviluppò poi con ritmo serrato negli anni che seguirono.
I " Mameli " furono progettati dall'ing. Cavallini in collaborazione con i cantieri Tosi di Taranto ai quali la Regia Marina affidò, nel 1924, la costruzione delle quattro unità subacquee del tipo.
Il nuovo concetto introdotto nel progetto fu quello — nuovo per l'Italia — dello scafo resistente tutto a sezioni circolari, chiuso agli estremi da calotte semisferiche; ciò permise di conseguire una elevata robustezza dello scafo e di raddoppiare, conseguentemente, la quota massima d'immersione rispetto ai battelli di precedente costruzione. I doppi fondi (4) e i depositi combustibili erano tutti esterni in due specie di borse applicate sui fianchi dello scafo resistente ed interessanti circa i 2/3 della sua lunghezza.
Questo tipo di costruzione fu detto a doppio scafo parziale nella Marina Italiana o anche tipo Cavallini; la Marina Germanica lo chiamò con "Satteltank" (con doppi fondi a sella), felice espressione figurativa della sezione trasversale maestra di questo tipo di scafo.

 

cl.Mameli_sez.ordinata.78_Smgg.italiani.fra.le.due.GM_A.Turrini-1990_800.jpg

Sezione all'ordinata n.78 di un battello classe "Mameli", che mette in risalto la tipologia di costruzione "Cavallini" o a doppio scafo parziale.

"Sommergibili italiani fra le due guerre mondiali" - A. Turrini - USMM (1990)


Nelle unità della classe " Mameli " vennero, per la prima volta, adottate le casse emersione e rapida immersione, ambedue resistenti, ubicate nell'interno dello scafo nella parte inferiore della camera di manovra divisa circa a metà da un ponte orizzontale resistente.
I " Mameli " furono sommergibili particolarmente ben riusciti; robusti, veloci e manovrieri, stabili in quota, spaziosi, comodi.
Nel 1942 la robustezza dello scafo era ancora talmente soddisfacente che venne deciso di " svuotare " le tre unità superstiti, di dotarle di nuovi motori di maggior potenza (2.000 HP), delle più recenti apparecchiature e di aggiornare le sistemazioni che l'esperienza bellica aveva ormai reso necessarie. I lavori furono ultimati nell'estate del 1943 e le unità dettero ulteriore buona prova fino alla loro radiazione.

 

1940-cl.Mameli_profilo_Sommergibili.in.guerra_E.Bagnasco-1994_1024.jpg
In evidenza le modifiche alle torrette effettuate durante la II Guerra Mondiale.da "Sommergibili in guerra" di E. Bagnasco - Albertelli Editore - 1994, per g.c. Sergio Mariotti

 

Attività di classe
Le unità vennero riunite nel 1929 nella Squadriglia di Media Crociera, della Flottiglia di Taranto, che poi divenne 4^ Squadriglia nel 1930. Nel 1929 la squadriglia, eccettuato lo Speri, dislocato per breve tempo a Tripoli, effettuò una lunga crociera toccando i porti mediterranei della Spagna e spingendosi in Atlantico ove toccò Cadice e Lisbona.
Lo Speri, nel febbraio-marzo 1930, fu inviato in Atlantico ove rimase per 19 giorni toccando Las Palmas; questa, e la lunga crociera del 1929, dimostrarono le buone attitudini dei "Mameli" a battere gli oceani e a permanere a lungo sia in mare sia lontani dalle basi.
Sempre nel 1930 la squadriglia, escluso il Da Procida, effettuò una crociera in Grecia e nel Dodecaneso; il Mameli raggiunse Porto Said e, prima di rientrare in Italia, toccò Tripoli.
Nel 1931 la squadriglia venne destinata a Napoli ove rimase fino al 1934: in questo periodo, nel maggio 1933, effettuò una crociera addestrativa di circa venti giorni toccando Salonicco, Lero e Rodi con risultati molti soddisfacenti.
Nel 1934 la squadriglia tornò a Taranto e divenne la 9^ Squadriglia della Terza Flottiglia continuando il normale addestramento e compiendo brevi crociere in porti italiani e del Dodecaneso.
Durante la guerra di Spagna il Capponi (2), il Da Procida (2) e lo Speri ( 1) effettuarono cinque missioni speciali della durata complessiva di trentotto giorni.
La squadriglia rimase a Taranto fino al 1939 assumendo la denominazione, prima di 12^(1935), poi di 41^ (1938); venne poi dislocata a Messina alle dipendenze del Terzo gruppo sommergibili come 31^' Squadriglia.
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale le unità iniziarono la loro attività bellica effettuando missioni di agguato secondo le allora vigenti disposizioni d'impiego.

 

Mameli_Uscita.Taranto.ca.1930-coll.Turrini.800.jpg
Il sommergibile Goffredo MAMELI attraversa il canale navigabile di Taranto, nei primi anni di attività (collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999)

 

 

 

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Regio sommergibile Goffredo MAMELI

Osa e Combatti

 

Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 17 agosto 1925
Varo: 9 settembre 1926
Consegnato : 20 gennaio 1929
Radiazione: 1 febbraio 1948

Attività operativa
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale il "Mameli", al comando del capitano di corvetta Nicola Maiorana, già nella sua prima missione di guerra, compiuta dal 22 luglio al 9 agosto 1940, conseguì un successo affondando con il cannone, a sud di Candia, dopo il lancio di cinque siluri andati a vuoto, il piroscafo greco Raula di 1.044 t. al servizio dei Britannici (1-2 agosto).
Nel 1940 l'unità effettuò quattro missioni per agguati offensivi a nord di Bengasi e nelle acque di Malta senza conseguire risultati di rilievo.
Solo tre furono le missioni svolte nel 1941 perché nel maggio in considerazione dello stato di usura dei motori e di alcune apparecchiature, venne assegnata alla Scuola Sommergibili a Pola. Nel novembre e nel dicembre 1941 effettuò due crociere di scorta convogli da Trieste a Venezia. Nel maggio 1942 svolse tre missioni di pattugliamento antisom in Alto Adriatico: successivamente, fino al settembre 1943 rimase ai lavori di trasformazione.
L'attività del "Mameli" nel secondo conflitto mondiale è consistita in 5 missioni offensive-esplorative, in 12 navigazioni di trasferimento tra porti nazionali e in 91 uscite addestrative per gli allievi della Scuola Sommergibili.
All'armistizio il Mameli al comando del tenente di vascello Cesare Buldrini, lasciò il porto di Pola e si trasferì a Brindisi e nell'ottobre, a Napoli dove giunse il giorno 7 con le corvette Driade e Scimitarra ed i sommergibili Otaria e Pisani.
Nello stesso mese l'unità si trasferì a Taranto ed il 3 gennaio 1944 partì per una crociera di trasferimento di 4800 miglia che la condusse ad ormeggiarsi il 13 febbraio nella base navale statunitense delle Bermuda. dove diede inizio all'attività di addestramento antisommergibili per i reparti aeronavali della U.S. Navy, attività altamente apprezzata, che lo vide operare dalle basi di Port Royal, Saint George, Portsmouth, New London. North Island, Casco Bay e Guantanamo.
L'8 settembre 1945 ebbe inizio la crociera di rientro in Italia con partenza da Key West (Florida), arrivando in italia il 10 dicembre 1945. Posto in riserva, venne radiato il 1° febbraio 1948.



Smg.MAMELI_golfo.Spezia_Smgg.italiani_A.Turrini-1999_800.jpg
Il Goffredo MAMELI in navigazione nel Golfo di Spezia all'inizio della sua vita operativa con la falsatorre originale , senza controplancia.

(collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999).


2ilzbza.jpg

 

Smg.Mameli_via-www.naviearmatori.net_800.jpg

Il Goffredo MAMELI ancora operativo nel 1944 in attività di addestramento delle forze alleate negli USA (fonte www.naviearmatori.net)

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Regio sommergibile Pier CAPPONI

motto:??

 

Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 27 agosto 1925
Varo: 19 giugno 1927
Consegnato : 20 gennaio 1929
Affondato: 31 marzo 1941
Radiazione: 18 ottobre 1946

Attività operativa
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale l'unita, comandata dal tenente di vascello Romeo Romei e dislocata a Messina nella 31^ Squadriglia del III Gruppo diede inizio il 21 giugno 1940, alla sua attività bellica con una missione nella zona compresa tra Pantelleria e la costa tunisina: nella notte del 22 giugno, alle ore 00.35 affondò col cannone e coi siluri, il piroscafo svedese noleggiato Helge di 1888 t.
Durante la navigazione del giorno 25 per il rientro a Messina lanciò, senza esito, un siluro contro un sommergibile avversario avvistato lungo la costa settentrionale della Sicilia, ed in una successiva missione, avvistò l'11 luglio tre unita scortate da numerosi caccia, in navigazione da Malta ad Alessandria: stando in superficie eseguì il lancio, da distanza ravvicinata, di due siluri contro l'unità capofila con esito negativo.
All'alba del mattino successivo, il Capponi portatosi ad operare a ridosso della costa maltese, ebbe uno scambio di raffiche di mitraglia con un dragamine e poi fu sottoposto al fuoco delle batterie costiere senza subire alcun danno.
Nella missione dal 1° al 4 settembre, alle ore 22,45 del primo giorno attaccò un cacciatorpediniere britannico: sottoposto subito a contrattacco, fu costretto a disimpegnarsi in immersione.
Nella notte del 10 novembre 1940 l'unità ancora al comando di Romeo Romei (ora capitano di corvetta), si trovò in contatto a sud di Alatta, con un'imponente formazione navale britannica composta da una portaerei, due navi da battaglia, incrociatori e numerosi cacciatorpediniere. Il Capponi lanciò da distanza inferiore ai -1000 metri tre siluri contro l'ultima nave della formazione che aveva la sagoma di una nave da battaglia tipo "Ramillies" con risultato nullo.
Dopo aver compiuto 6 missioni offensive a sud di Malta, il 31 marzo 1941 il Capponi, in navigazione di trasferimento da Messina alla Spezia per essere posto in disarmo, fu attaccato a circa 17 miglia a sud di Stromboli, dal sommergibile britannico Rorqual il quale lo colpì con due siluri che provocarono il rapido affondamento dell'unità e la perdita dell'intero equipaggio, composto da 5 ufficiali, 7 sottufficiali e 26 tra sottocapi e comuni.

altre notizie, link, etc.
Interessante Diario fotografico del Capponi in un supplemento della RM Mare grosso forza 6...

Il nostro Dir fa scoperte editoriali interessanti Giornali d'epoca

Altro testo d'epoca "Il sommergibile Pier Capponi"
piercapponi19297n4betas.jpg


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Regio sommergibile Giovanni DA PROCIDA

Numine et acumine
(Ho confidenza in Dio e nel mio acume)



Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 21 settembre 1925
Varo: 1 aprile 1928
Consegnato : 20 gennaio 1929
Radiazione: 1 febbraio 1948

Attività operativa
Allo scoppio del secondo conflitto mondiale l'unità era dislocata a Messina nell'ambito della 31^ Squadriglia del III Gruppo.
Al comando del capitano di corvetta Guido d'Alterio compì complessivamente 16 missioni offensive di agguato nel Canale di Sicilia, nelle acque maltesi, del Dodecaneso, del Canale di Otranto e in quelle liguri. Lanciò, senza esito due siluri contro un sommergibile avversario.
Dall'aprile 1941 al febbraio 1942 di base alla Spezia operò per esperimenti e per l'addestramento antisommergibili di reparti aeronavali.
Dal 9 febbraio 1942 a tutto l'agosto fu in bacino a Taranto, per lavori di trasformazione, dove si sostituirono anche i motori termici.
All'atto dell'armistizio il da Procida era ancora ai lavori: nel settembre 1944, al comando del tenente di vascello Francesco Castracane degli Antelminelli lasciò Taranto e dal novembre fino all'ottobre 1945 operò dalle basi di Port Royal, Saint George, Guantanamo, Key West, Bermude per l'addestramento antisommergibili di reparti aeronavali: rientrò a Taranto il 3 novembre 1945.
Successivamente posto in disarmo e radiato nel 1948.



2mdm1xz.jpg

Smg.DA.PROCIDA_durante.la.guerra.mimetizzato.2_Smgg.italiani_A.Turrini-1999_800.jpg
Il primo disegno di mimetizzazione usato dal battello, pitturato durante un ciclo di lavori a Taranto (collezione A. Turrini)

Smg.DA.PROCIDA_durante.la.guerra.mimetizzato.a.Spezia_Smgg.italiani_A.Turrini-1999_800.jpg
Il successivo schema mimetico, definitivo, adottato alle prove effettuate a Spezia (collezione A. Turrini)

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Regio sommergibile Tito SPERI

motto:??

 

Cantiere: Tosi, Taranto
Impostazione: 28 settembre 1925
Varo: 25 maggio 1928
Consegnato : 20 agosto 1929
Radiazione: 1 febbraio 1948

Attività operativa.
All'inizio del secondo conflitto mondiale l'unità di base a Messina con la 31^ Squadriglia e al comando del capitano di corvetta Mario Vannutelli diede inizio alla sua attività con una missione di agguato in una zona 120 miglia a nord di Alessandria ed altre nel Canale di Otranto. Nella primavera del 1941 in considerazione dello stato di usura dello scafo dei motori e di alcune apparecchiature lo Speri venne inviato alla Scuola Sommergibili di Pola, ove disimpegnò attività addestrativa e qualche missione di pattugliamento antisommeigihili.
Nel febbraio 1942 l'unità raggiunse Taranto per un periodo di grandi lavori di trasformazione. L'armistizio lo colse ai lavori, al comando del capitano di corvetta Rino Erler.
Dall'inizio del conflitto all'8 settembre 1943 lo Speri compì 9 missioni offensive-esplorative, 80 uscite addestrative e 4 trasferimenti in porti nazionali.
Nel febbraio 1944, al comando del tenente di vascello Claudio Celli venne destinato presso la base delle Bermude dove svolse una intensa attività addestrativi a antisommergibili per reparti aeronavali statunitensi. Nel febbraio 1945, con gli stessi compiti l'unità raggiunse la base di Guantanamo e nel dicembre rientrò a Taranto.http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=44415&p=479106
Lo Speri venne radiato il 1° febbraio 1948.

 

11udmqq.jpg

 

 

Smg.SPERI_rientra.a.Taranto_Smgg.italiani-A.Turrini-1999_800.jpg

Il sommergibile Tito SPERI al rientro a Taranto in una foto d'anteguerra.

(collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999)

 

Smg.SPERI_bacino.collis.BRAGADIN_Smgg.italiani.fra.le.due.GM_A.Turrini-1990_800.jpg

Immagine dello SPERI in bacino a a Taranto dopo la collisione con il sommergibile BRAGADIN da "Sommergibili italiani tra le due guerre" di A. Turrini - 1990

 

Smg.SPERI_1942.mimetiz._Smgg.italiani_ A.Turrini-1999_800.jpg

Schema di mimetizzazione del sommergibile Tito SPERI durante il conflitto.

(collezione A. Turrini da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999)

 

altre immagini ed informazioni sull'incidente quì http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=46821&hl=

e quìhttp://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=33877

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Dall’archivio fotografico dell’Amm. Romolo Polacchini un’immagine del R. Smg. Tito Speri in navigazione.


L’allora Capitano di Corvetta Polacchini Fu il primo comandante del sommergibile Tito Speri (varato il 25 maggio 1928 e consegnato alla Regia Marina il 20 agosto 1929): assunse il comando il 10 febbraio 1929 e lo mantenne fino al 24 maggio 1930.

 

Smg.SPERI_via-Marpola.jpg

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On 24/6/2008 at 00:15, Ursus Atlanticus said:

Mameli_Uscita.Taranto.ca.1930-coll.Turri
Il Smg. Speri in uscita da Taranto, unità capofila della 4^ squadriglia sommergibili di media crociera
da "Sommergibili italiani" di A. Turrini e O.O. Miozzi - USMM - 1999

 

 

 

Sulla torretta si vedono le lettere "G. M.". Non dovrebbe quindi trattarsi del Mameli?

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