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Quando Vararono Il Diaz


Totiano

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lo confesso, non sapevo proprio se postarlo in collezionismo, in quadrato o in storia...

 

ma osservatela anche voi e, vi prego, lasciate da parte tutti i richiami al ventennio.

questa che state osservando è l'ascia d'onore impiegata per il varo del Regio Incrociatore "A. Diaz", in avorio e oro. quella del "in nome di Dio, Taglia!"

sul bordo in oro della scure si legge inciso il nome della nave (R.I. Armando Diaz), sui lati le scritte: "Napoli - A. XII. E.F. - 22 Aprile 1934" (data del varo) e il motto della nave: "Con fede incrollabile e tenace valore".

Fu consegnato il giorno del dono della bandiera di combattimento alla nave dalla vedova del Maresciallo d'Italia Armando Diaz, signora Sara.

 

asciaape7.jpgasciabjs1.jpg

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Penso che nesuno possa mischiare il ventennio con un finissimo oggeto e per di più storico.

Grazie per averlo postato

 

Concordo pienamente. Bello il motto, che riprende una delle frasi del Bollettino della Vittoria.....non poteva essere più indovinato....

 

Luca

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Credo che l'intitolazione di questa nave al Maresciallo Diaz, sia dovuto al fatto che Diaz era intimamente legato alle gloriose giornate del novembre 1918, mentre l'intitolazione del gemello a Cadorna credo si possa vedere nell'ambito del recupero, della valorizzazione e della rivalutazione di questa figura, che fu fatta dal fascismo. Il tutto nell'ambito della lunga serie dei Condottieri.

 

Luca

Modificato da brin
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n0423-00ag.jpg

 

certo non è stata una nave eccezzionale, ma sicuramente i marinai che sono morti nel siluramento del '41 quel nome lo portavano con orgoglio...

 

è in vendita presso una casa d'aste assieme ad altre mirabilile e cimeli che, invece, andrebbero conservati in un museo. come il lascito dell'amm.Pelosi...

 

www.sangiorgioaste.com

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Visitatore luciano pietri

Giusto, è un peccato veder dissipare un insieme di oggetti insigni, così pieni di significati.

Speriamo solo che vadano in mano a persone degne ,capaci cioè di salvarle dal declino in qualche anonima vetrina di salotto.

Luciano

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Vado a visionare il sito della casa d'aste...non sarebbe pernsato male che qualche betasoniano investisse del denaro in queste meravigliose opere cariche di storia e memoria.

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  • 1 month later...
  • 3 weeks later...

Scusate ma leggo solamente adesso questa discussione.

Credo che ci siano delle riflessioni da fare.

Riflessioni che entrano nel vivo della faccenda;ma da fare!!

Quando vengo a conoscenza di faccende come questa ne resto sbalordito

e profondamente dispiaciuto!!!

Mi piacerebbe proprio conoscere le vicende di quell'Ascia!

Per quali vie è andata a finire in un' asta?

Come ci è arrivata?

Chi l'ha venduta?

Dopo il siluramento della nave in che mani è andata a finire?

E' stata per caso consegnata alla Vedova del Maresciallo Diaz se questa era ancora in vita,

e poi successivamente rimasta a qualche suo erede che a sua volta l'avrebbe venduta ?

Ma la Marina Militare è al corrente di ciò?

E se l'avesse venduta la stessa Marina Militare,con quali criteri vengono scelti gli oggetti

da vendere e con l'avallo di chi?

Quì non si parla di un oggetto qualsiasi!!!

L'oggetto apparteneva ormai ad una nave Militare che combattè,fu silurata ed ebbe dei Caduti!!

E quindi cimelio della stessa nave !!!

Non credete che l'oggetto dovrebbe essere proprietà dello Stato e quindi Nostro ?

Non credete che forse sarebbe ora che si facesse una "leggina"nella quale s'imponesse

che certi cimeli vanno ,obbligatoriamente,denunciati

allo Stato attraverso il Ministero della Difesa o dei Beni Culturali i quali potrebbero anche acquistarli,

se il proprietario volesse venderli e che, in mancanza di eredi alla morte del proprietario,

ne diventi proprietario lo Stato stesso ?

Lo so è quasi utopistico ciò,ma a volere credo si possa fare!

 

Fin dove è giusto che questo tipo di cimenli vadano a finire in mano di privati?

Non sarà stata venduta perchè raffigura il simbolo dell'Era che in questo caso non c'entra più proprio

niente?

Io credo che questa discussione vada accostata a quella dell'Amm. Pelosi in quanto riguardante ad aste di cimeli

di grande importanza Storica Nazionale.

Proporrei anche,in questo caso,d'aprire anche un Sezione a parte, quì a BETASOM,per questi

casi!!!

 

Red

Modificato da Red
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  • 2 years later...

Una piccola curiosità sulla storia del Diaz.

 

Raimondo Franchetti, gran viaggiatore africanista, esploratore della Dancalia etiopica, conoscitore di molti ras e feudatari etiopici, nel 1935 si era stabilito a Beilul, in Eritrea , ma assai vicino ai confini con l'Etiopia, da dove svolgeva attività di intelligence in vista della preparazione della guerra d'Etiopia. Ai primi di agosto rientrò per una breve visita in Italia, ebbe un incontro con Mussolini, poi si affrettò a rientrare. Approfittò dell'aereo del Ministro dei Lavori Pubblici Luigi Razza, un S 81 che si stava recando ad Asmara. Dopo una tappa al Cairo per passare la notte, l'aereo ripartì la mattina del 7 agosto, ma dopo pochi minuti esplose in volo. Incidente quanto mai dubbio, ma non è questo il punto.

Franchetti aveva detto da tempo di voler sepolto in Eritrea, e lì è ancora; ma per i corpi degli altri sei (Razza, il suo segretario e i quattro uomini dell'equipaggio) venne inviato ad Alessandria appunto l'incrociatore Diaz, che li trasportò in Italia, dove ebbero funerali di Stato.

Modificato da malaparte
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  • 3 weeks later...

mi associo alle domande di red, in particolare, al fatto che, a quanto si capisce, l' ascia, dopo la consegna della BdC, e' stata collocata a bordo del R.I. (presumo nel quadrato, nei pressi del cofano della BdC) quindi la domanda naturale rimane: dopo il siluramento che vicende ha avuto ?

 

due possibili risposte:

 

1) nel Giugno 1940, insieme agli altri "oggetti artistici" di bordo sia stato immagazzinato a terra (difatti le foto della Cesare post-giugno 1940 mostrano l' assenza del vistoso bassorilievo collocato sulla barbetta della torre 3 di g.c.)

 

2) sia stato recuperato nel corso del primo ritrovamento, del 1950 (difatti la MiCoPeri pare avesse anche presentato un dettagliato piano di recupero stante le incredibilmente ottime condizioni del relitto, analoghe a quelle del Trieste, ma la MMI (saggiamente, IMRHO) lascio' cadere l' idea del recupero e riattamento del Diaz)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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1) nel Giugno 1940, insieme agli altri "oggetti artistici" di bordo sia stato immagazzinato a terra (difatti le foto della Cesare post-giugno 1940 mostrano l' assenza del vistoso bassorilievo collocato sulla barbetta della torre 3 di g.c.)

 

Incidentalmente, questo risponde ad una curiosità che avevo avuto da quando avevo saputo di quel bassorilievo, che credevo fosse solo stato pitturato in grigio :s68:

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