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Diario Di Prigionia Dopo L'8 Settembre 43.


balto63

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Ho trovato il diario che ha scritto un mio zio, operatore RT su una nave mercantile, dall' 8 setembre 1943 sino al suo ritorno in Italia dalla prigionia in Germania.

Siccome non so su che nave fosse imbarcato postero' i dettagli per poterlo capire.

Le prime pagine, a parte il siluramento, sono molto interessanti perche' dimostrano lo stato di confusione e la mancanza di ordini che regnavano nella nostra MM.

Lo stesso si evince leggendo l'ultimo libro del Giorgerini "Attacco dal Mare"

 

Ciao

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Molto interessante, aspettiamo i prossimi posts sull'argomento.

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Ecco la parte dove parla dell'attacco

 

..... La notte del 3 Luglio 1943 alle ore 23.30 il piroscafo navigava tra l'isola di Lero e l'isola di Lira, alla media di otto miglia, quando fu fatto segnale di siluro, il nemico aveva lanciato contro di noi quattro siluri, tre dei quali sfioravano la nave ed il quarto colpiva la prima stiva di prua.

All'uscita del porto di Lero, ci veniva comunicato, come il giorno precedente, l'avvistamento di tre sommergibili nemici, ma nessuna misura di sicurezza fu intrapresa dal Comando responsabile della piazzaforte, il cacciasommergibile tedesco, non fu fatto uscire come il giorno prima e noi armati di un solo cannone e di una doppia mitraglia antiaerea, direi quasi, che scortavamo , la scorta che ci doveva condurre a salvamento fino al Pireo; questa si componeva di tre piccoli battelli uno dei quali riusciva con difficoltà a tenere testa alle otto miglia, i mas pure se ne erano rimasti, uno a Rodi a gli altri due a Lero....

 

Ho provato a correlare i dati sui sommergibili della perfida Albione sull'opera del Turrini "Almanacco dei Sommergibili" ma non ho trovato nessuna corrispondenza di date e luogo di attacco.

Erano presenti in Mediterraneo anche sommergibili Olandesi ???

 

Ciao a tutti

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Ciao,

l'unità di tuo zio era in navigazione da Lero a Sira, non Lira..

L'unità fu silurata dal sommergibile britannico Trident verso le 23,35.

Si trattava del piroscafo misto Vesta da 3351tsl di proprietà della S.A.Navigazione Adriatica, costruito nel 1923.

Vesta non affondò ma fu preso a rimorchio dapprima verso Sira quindi al Pireo dove giunse in agosto.

La nave fu autoaffondata dall'equipaggio all'armistizio, il piroscafo fu recuperato dai tedeschi che lo affondarono nel Canale di Corinto a fine guerra. Di nuovo recuperato dai greci fu rimesso in attività (con nome di Memphis) affondando definitivamente nel marzo 1945 per urto contro una mina..

 

Un caro saluto

:s02:

Modificato da bacchiola
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Ciao Cioppi

 

ho consultato la terza edizione del volume "Navi Mercantili Perdute" dell'USSMM (volumeIII della serie "La Marina Italiana nella 2gm" ) e l'ottimo "allied submarine attacks in WWII -Mediterranean Theatre of Operations 1939-1945- " dell'autore Jurghen Rohwer.

Riguardo l'Adalia c'è un piccolo giallo: l'Ufficio Storico lo da perduto a 15 miglia da Civitavecchia.. :s09:

I sommergibili olandesi operavano fin dal 1941 in Mediterraneo ma per lo più in zona Tirrenica..

 

Riguardo l'immagine dovrebbe essere proprio il Vesta.. dovrei avere un paio di foto di unità similari (tipo Adriatico) nella mia raccolta, vedo di cercarle..

Sono contento di esserti stato utile,

un caro saluto :s02:

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Continua la descrizione del siluramento

 

.... Tenendomi legato al corpo il salvagente di sicurezza, me ne ero andato a dormire alle 20.30 nella mia cabina lasciando la porta semichiusa, presagio forse di qualche triste avvenimento.

Allo scoppio del siluro, la cabina mia ha fatto uno spostamento tale, dato dall'aria, che le pareti si sono sfasciate e tutta la roba è venuta sul mio letto, fortunatamente senza conseguenze; il colpo è stato tremendo, sulla prora, ove dormivano soldati di passaggio che si recavano in licenza, sono avvenute scene di terrore, certuni che dormivano sui paglioli della stiva, sono stati proiettati in alto e sono scomparsi in mare; all'uscita della mia cabina, una enorme valanga di acqua, farina, legumi, ferri, vetri si abbatte sul ponte, riesco ad arretrare al riparo, in cabina, all'uscita urto il piede scalzo in un ferro e mi ferisco.

Il mio posto di combattimento è il deposito munizioni ove mi reco passando con difficoltà, tra file di gente che al buio, urta grida , corre in tutte le direzioni, chiamando imprecando non comprendendo più né ordini né ragione.

Il deposito è intatto, ritorno in cabina, la luce elettrica c'è ancora, accendo e vedo la mia cabina in un lago d'acqua, libri vestiti, valigie, tutto un disastro, mi vesto di quello che trovo, chiudo la luce, esco, in cerca di un mezzo di salvataggio, brancolando nel buio pesto.

La nave dopo dopo di essersi inclinata sul fianco destro, così è rimasta, in modo che tutti hanno potuto scendere a mare con meno panico.

Sulla passeggiata trovo poca gente che si prepara a scendere, c'è un soldato che si lamenta forte, per una ferita al piede; assieme ad un marinaio riesco alla meglio a farlo scendere sulla lancia di Salvataggio, con la quale a forza di remi ci rechiamo sul "Morrhua" che si trova poco distante.

Razzi, bombe di profondità, nulla è servito; del sommergibile nessuna traccia, appena lanciato i siluri, sicuro si è inabissato dandosela alla lesta, per non essere preso in trappola in caso di ricerca col periterio, che sta installato sopra al cacciasommergibili tedesco chiamato in soccorso a mezzo radio. ....

 

Avevo cercato anche qualche informazione sul "Morrhua" ma senza esito :s06: :s06:

 

Ciao

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Salve Cioppi,

la descrizione del siluramento è interessantissima, grazie di aver condiviso questo brano del diario con noi.

Dalle parole scritte da tuo zio traspare tutta la drammaticità dell'accaduto!

 

Dunque.. il Morrhua era un piccolo piroscafo da pesca da 305 tsl.

Fu costruito nel 1924 per la S.A. Merluzzo Italiano e, nel 1940, fu requisito dalla Regia Marina. Assunta la caratteristica F79 fu iscritto nel naviglio ausiliario dello stato ed impegnato nel dragaggio foraneo.

Operò in Grecia ed Egeo e fu affondato a Samo per bombardamento aereo alla fine del '43.

 

Un caro saluto,

:s02:

Modificato da bacchiola
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