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L'affondamento Del Cacciatorrpediniere Gioberti


Alagi

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Ieri sono stato alle Cinque Terre, e da Corniglia ho potuto fotografare Punta del Mesco, al largo della quale - il 9 agosto 1943 - andò perduto il cacciatorpediniere Gioberti.

Insieme ad alcune immagini, penso possa interessare quanto pubblicammo il com.te Bagnasco ed io nel volume 14/II (1997 - ed. Albertelli) della nuova serie "Orizzonte Mare" dedicato all'attività operativa dei ct. classi "Freccia/Folgore", "Maestrale" e - per l'appunto "Oriani".

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.....Il Gioberti fu l'ultimo cacciatorpediniere perduto dalla Regia Marina prima dell'8 settembre 1943, a conclusione di una lunga serie di affondamenti (44, più di uno per ogni mese di guerra) iniziatasi con l'Espero, il 28 giugno 1940, e proseguita in tutte le zone operative in cui le nostre navi furono impiegate.

Gli incrociatori dell'8a Divisione (Garibaldi e Aosta, amm. Fioravanzo), una volta sospeso il tentativo di avvicinarsi a Palermo per bombardare il porto occupato da truppe alleate, fecero rientro alla Spezia alle 18.52 dell'8 agosto 1943. Le due unità lasciarono La Spezia dirette a Genova alle 17.00 del 9 agosto scortate dai caccia Mitragliere, Carabiniere e Gioberti (c.f. Carlo Zampari, alla sua prima uscita in mare in tempo di guerra). A Sud di Punta del Mesco, tra Monterosso e Levanto, il Mitragliere si pose in testa alla formazione, con il Garibaldi e l'Aosta in linea di fila e il Carabiniere e il Gioberti, rispettivamente, a sinistra e a dritta degli incrociatori. Era purtroppo questa la zona d'agguato del sommergibile inglese Simoon (com.te Milner) che, alle 18.25, lanciò sei siluri contro la formazione: da parte loro le navi italiane stavano preparandosi ad accostare a dritta (da rotta 225° a rotta 270° per scapolare Punta del Mesco) e, quindi, in quel particolare momento non stavano zigzagando. Mentre il Mitragliere e il Carabiniere contromanovrarono prontamente, effettuando alcune accostate per evitare i siluri in arrivo segnalati dall'idrovolante di scorta, il comandante del Gioberti stimò erroneamente di poter evitare l'impatto mantenendo la rotta e aumentando la velocità. Purtroppo questo apprezzamento si rivelò errato e due armi colpirono a poppa il Gioberti che, spezzato in due, affondò in breve tempo.

Pur considerando l'errore di manovra del Gioberti, va rilevato che lo scarso addestramento all'attività di squadra effettuato negli ultimi mesi di guerra, come pure la mancata ricezione da parte del Gioberti del segnale d'allarme in fonia trasmesso dal Carabiniere alle 18.26, contribuirono sicuramente alla perdita del caccia ('apparato radio del Gioberti si sarebbe trovato fuori frequenza, sintomo di mancanza di addestramento anche nel campo delle co¬municazioni). Il Carabiniere effettuò un attacco contro il Simoon lanciando alcune salve di b.t.g. che danneggiarono i tubi di lancio poppieri del battello inglese; dopodiché la formazione proseguì verso Genova, dove arrivò in serata. Molti dei naufraghi del Gioberti furono recuperati da una squadriglia di Mas e da altri mezzi di soccorso usciti dalla Spezia appena ricevuta la notizia della perdita del caccia....

 

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Ecco la fotografia della zona di affondamento del Gioberti (Punta del Mesco è il promontorio sulla destra)

010ci1.jpg

 

... e una cartina delle fasi dell'affondamento tratta dal volume citato

cartinabx6.jpg

 

Due immagini del Gioberti: nel 1939...

gioberti01fg8.jpg

 

... e nella primavera del 1943.

gioberti03nl3.jpg

 

Questa è un'immagine inedita dell'affondamento del caccia, che ho così commentato sul sito della Società Capitani e Macchinisti Navali di Camoli (http://www.scmncamogli.org/solimano/nsoli_nar.htm), dove è pubblicata l'intera collezione da cui proviene la fotografia:

"... Una fotografia inedita dell’affondamento del cacciatorpediniere Gioberti avvenuto al largo di Punta Mesco il 9 agosto 1943. Nell’immagine (scattata probabilmente dalla poppa del Carabiniere) sono visibili, nell’ordine da sinistra, l’incrociatore Garibaldi, il troncone prodiero del Gioberti che procede ancora con un minimo abbrivo, e il troncone poppiero, in preda alle fiamme, da cui si innalza una grande colonna di fumo.

33se8.jpg

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Approfitto del topic per una domanda.

 

Ma la nuova serie "Orizzonte Mare", ahimè, è da considerarsi definitivamente sospesa?

 

Per il momento purtroppo sì... Ma parecchie altre novità stanno bollendo in pentola! Non posso dire di più, ma aspetta fiduciosamente...

Modificato da Alagi
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Visitatore ERICH TOPP U-552

....GRANDE Mauri !!.... :s20:

....nonostante tu sia....come ti definisci "uomo di superficie"....riesci sempre a deliziarci con queste "chicche" di storia !!....

 

:s67: Mau

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Mi fa piacere, Maurizio, sapere che quando ci si trova in luoghi pregni di storia e di tragiche vicende umane, ci siano persone nobili di spirito e degne di essere Italiani, che oltre allo struggente panorama del paesaggio, sappiano guardare e ricordare eventi che hanno segnato le pagine storiche della nostra Marina.

Grazie anche dell'allegato sulla vicenda Gioberti. ONORE AI CADUTI DI QUELL'UNITA'!

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Visitatore Kashin

Va rilevato che lo scarso addestramento all'attività di squadra effettuato negli ultimi mesi di guerra, come pure la mancata ricezione da parte del Gioberti del segnale d'allarme in fonia trasmesso dal Carabiniere alle 18.26, contribuirono sicuramente alla perdita del caccia ('apparato radio del Gioberti si sarebbe trovato fuori frequenza, sintomo di mancanza di addestramento anche nel campo delle co¬municazioni).

 

 

Scusate una cosa le unita' si addestrano per eventuali conflitti o battaglie...prima di una guerra ....la mancanza d'addestramento credo sia da imputare a tutt'altre cause cosi come la mancata sintonia di apparecchiature radio su frequenze di avvistamento o di comunicazione tattiche ....credevano di essere in crociera di piacere ????Carenza del comando di bordo visto che le altre navi in ascolto sulle frequenze di avvistamento e allarmi hanno accostato dalle info ricevute dall'idrovolante.-

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Visitatore Perla

Grazie C.te Alagi per l'interessante resoconto e le immagini....davvero visualizzando la mappa dello scontro sorge il dubbio che l'affondamento dell'unità sia imputabile all'inesperienza del comandante stanti le evidenti manovre evasive poste in essere dalle altre navi...non dimentichiamo infatti che il C.te del Gioberti era al suo primo incarico.....

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Scusate una cosa le unita' si addestrano per eventuali conflitti o battaglie...prima di una guerra ....la mancanza d'addestramento credo sia da imputare a tutt'altre cause cosi come la mancata sintonia di apparecchiature radio su frequenze di avvistamento o di comunicazione tattiche ....credevano di essere in crociera di piacere ????Carenza del comando di bordo visto che le altre navi in ascolto sulle frequenze di avvistamento e allarmi hanno accostato dalle info ricevute dall'idrovolante.-

 

L'addestramento deve essere continuo Kashin, prima e durante un conflitto. prova a pensare a quanti "movimenti" ognuno di noi ha subito (ed siamo in tempo di pace), basta che l'unità sia stata ferma (in bacino o per avaria) un paio di mesi che ha perso tutti gli "automatismi".

 

Non conosco i dettagli della storia del Gioberti, parte del mancato addestramento è sicuramente da imputare allo Stato Maggiore dell'Unità, ma in quel periodo in cui la flotta era tenuta "di riserva" per la battaglia finale (con tutti i problemi di demoralizzazione del periodo) non mi sento di accusarlo completamente

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In effetti i sacri testi addebitano la colpa alla scarsa esperienza del Com.te del Gioberti.

Teniamo però presente che i sacri testi sono stati scritti sotto la supervisione dell'Amm. Fioravanzo...il Comandante dell'8^ Divisione proprio in quel frangente. Il che non depone, ahimè, per una disamina dei fatti del tutto disinteressata.

 

GM Andrea

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Visitatore Kashin
L'addestramento deve essere continuo Kashin, prima e durante un conflitto. prova a pensare a quanti "movimenti" ognuno di noi ha subito (ed siamo in tempo di pace), basta che l'unità sia stata ferma (in bacino o per avaria) un paio di mesi che ha perso tutti gli "automatismi".

 

Non conosco i dettagli della storia del Gioberti, parte del mancato addestramento è sicuramente da imputare allo Stato Maggiore dell'Unità, ma in quel periodo in cui la flotta era tenuta "di riserva" per la battaglia finale (con tutti i problemi di demoralizzazione del periodo) non mi sento di accusarlo completamente

 

Non posso che essere d'accordo con te ,ma ritengo che il capo squadriglia/flottiglia/divisione/squadra se non ritenessero l'unita' pronta al combattimento non avrebbero dato il lor benestare,cosi come si fece in piena guerra veto di far uscire le NB nuove.Il cambio personale e continuo e non interessa grossi lotti e in tutte le categorie e ritengo quindi l'integrazione dell'equipaggio graduale....lo stato del periodo bellico per quanta riguarda la demoralizzazione sembra avessero colpito solo l'unita' in quistione....e depresso per quanto si possa la propia pelle val la pena salvarla.L'operato del Comandante sara' stato giudicato a suo tempo cosi come quella dell'Amm. Fioravanzo....Sarebbe utile sapere se l'ex C.Te del Gioberti sia sopravissuto al siluramento e se si ,se ha continuato la propia carriera in Marina .....critiche a parte di sua "Eccellenza" FIORAVANZO.-

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Non posso che essere d'accordo con te ,ma ritengo che il capo squadriglia/flottiglia/divisione/squadra se non ritenessero l'unita' pronta al combattimento non avrebbero dato il lor benestare,cosi come si fece in piena guerra veto di far uscire le NB nuove.Il cambio personale e continuo e non interessa grossi lotti e in tutte le categorie e ritengo quindi l'integrazione dell'equipaggio graduale....lo stato del periodo bellico per quanta riguarda la demoralizzazione sembra avessero colpito solo l'unita' in quistione....e depresso per quanto si possa la propia pelle val la pena salvarla.L'operato del Comandante sara' stato giudicato a suo tempo cosi come quella dell'Amm. Fioravanzo....Sarebbe utile sapere se l'ex C.Te del Gioberti sia sopravissuto al siluramento e se si ,se ha continuato la propia carriera in Marina .....critiche a parte di sua "Eccellenza" FIORAVANZO.-

 

Il Gioberti si trovava alla Spezia all'inizio di aprile del 1943. Tra il 14 e il 19 aprile La Spezia subì pesanti bombardamenti nel corso dei quali venne affondato il ct. Alpino, e furono danneggiati il Littorio e - per l'appunto il Gioberti. All'inizio di agosto il Gioberti era da pochissimo rientrato in squadra, con tutte le problematiche che ciò comporta: penso si debba tenere presente anche il particolare momento in cui tutto questo avveniva, con la guerra che "continuava", la Sicilia ormai persa, il 25 lugliogià passato e l'8 settembre alle porte. In questo contesto - anche se di per se' è una cosa negativa - la mancanza di addestramento trova non certo una giustificazione, ma sicuramente una spiegazione. In ogni caso, in quell'epoca non penso valessero più le considerazioni sulle navi da far uscire in mare, e se fosse il caso: usciva quel poco che c'era disponibile. Sarebbe interessante conoscere il prosieguo dei rapporti Fioravanzo/c.f. Zampari nel dopoguerra, ma alla luce della particolare situazione del momento non mi sembra necessario ricercare specifiche "dietrologie" - come in effetti fu fatto - per la perdita del Gioberti.

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Visitatore Perla

Oggi spulciavo la rete cercando qualche notizia in più proprio in merito all'affondamento del Gioberti....non sono riuscita a trovare alcuna notizia riguardo la sorte dell'equipaggio....qualcuno sa dirmi se ci furono perdite in termini di vite umane o se tutti i 172 uomini dell'equipaggio vennero tratti in salvo??? :s01:

Graaazieeee!....

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Oggi spulciavo la rete cercando qualche notizia in più proprio in merito all'affondamento del Gioberti....non sono riuscita a trovare alcuna notizia riguardo la sorte dell'equipaggio....qualcuno sa dirmi se ci furono perdite in termini di vite umane o se tutti i 172 uomini dell'equipaggio vennero tratti in salvo??? :s01:

Graaazieeee!....

 

Il volume dell'Uff. Storico della M.M. "Le azioni navali in Mediterraneo dall'1.4.41 all'8.9.43" non parla di perdite, analogamente al volume "Navi Militari perdute", sempre dell'USMM. Personalmente, ma è un mio "guess", ritengo che le perdite - se ce ne furono - dovrebbero essere comunque limitate, ma l'unica fonte in questo caso sono i rapporti di missione dei com.ti del Gioberti e della Divisione... Bisognerebbe richiedere (o andare all'USMM) a Roma per averne una copia!

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Nel volume di F. Mattesini "La Marina e l'8 settembre" edito dall'Ufficio Storico MM si parla ampiamente dell'affondamento del Gioberti. A pag. 159 si accenna all'ingente perdita di vite dovuta all'esplosione del deposito munizioni, avvenuta circa 90 secondi dopo l'impatto dei siluri.

 

GM Andrea

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Citazione:

Nel volume di F. Mattesini "La Marina e l'8 settembre" edito dall'Ufficio Storico MM si parla ampiamente dell'affondamento del Gioberti. A pag. 159 si accenna all'ingente perdita di vite dovuta all'esplosione del deposito munizioni, avvenuta circa 90 secondi dopo l'impatto dei siluri.

GM Andrea

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Grazie GM Andrea per la precisazione: ho ordinato da qualche tempo il volume di F. Mattesini "La Marina e l'8 settembre", ma purtroppo non l'ho ancora ricevuto. Il tuo post corregge i miei precedenti.

Modificato da Alagi
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In effetti se è saltato in aria spezzandosi in due ed affondando in breve tempo credo si possa pensare che almeno metà dell'equipaggio ci abbia rimesso le penne.

Quando salta il deposito munizioni i sopravvisutti sono sempre pochi, Hood e Roma insegnano.

Ciao

Gil

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  • 8 years later...

Lo avevo visto anch'io. Un plauso all'ing. Gay, ricordando soprattutto le vittime dell'affondamento. Onore a loro !

Mi chiedevo però, dato che la notizia non è ancora trapelata, quale sia stata la testata a pubblicarla. Dalla firma l'articolo pare scritto dall'amico Pietro Spirito del Piccolo di Trieste, ma non è quello il giornale. Sarebbe buona norma ( e non mi riferisco a te :smile: ) citare le fonti !

 

EDIT: riposto l'articolo scomparso.

 

rgr8hR.jpg

Modificato da danilo43
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  • 1 month later...

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