Totiano* Inviato 1 Giugno, 2006 Segnala Share Inviato 1 Giugno, 2006 (modificato) Si chiamava Paolo Trentin, presumiamo fosse secondo capo segnalatore ed il suo ultimo imbarco portava il nome di una pietra preziosa: Zaffiro.I suoi parenti non hanno una tomba su cui piangerlo dal 9 Giugno del 1942 data in cui il battello ha trovato l'ultimo riposo negli abissi del Mediterraneo occidentale.Il, o meglio, la nostra C.te Trentin, nipote di Paolo, ha scelto il nostro forum per ricordare la figura dello zio, 64 anni dopo la sua scomparsa.E ancora una volta, sempre volentieri e con orgoglio, aiuteremo a lenire una ferita ancora aperta ricordando Paolo Trentin con tutto il materiale che la nostra comandante ci ha donato, foto e testimonianze.Questo è l'inizio della storia, desumibile dai pochi dati rintracciati dalla famiglia:Paolo Trentin è Nato ad Arre (PD) l'8 ottobre 1914 da Ernesto e Margherita Ciceri. dai nastrini del berretto desumiamo che sia stato imbarcato sui sommergibili Jalea, Sciesa e Zaffirogradi e nastrini ci dicono che era secondo capo segnalatore ma he probabimente è passato alla categoria furiere dopo il 1939, che aveva una licenza di scuola media superiore e che ha fatto la guerra di Spagna (sullo Sciesa o sullo Jalea). I nastrini indicano, da sinistra a destra..Croce di Guerra al Valor MilitareCroce di GuerraVolontario in SpagnaCommemorativa dell'ImperoCommemorativa Guerra di SpagnaCampagna di Spagnaqueste le medaglie relative ai suddetti nastrini Modificato 4 Gennaio, 2017 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 1 Giugno, 2006 Autore Segnala Share Inviato 1 Giugno, 2006 (modificato) I SUOI IMBARCHI R. Smg "Antonio Sciesa"Classe "BALILLA" (4 unita )foto dello sciesa tratta da http://digilander.libero.it/carandin/sciesa.htmSigla: SCMotto: Tiremm innanzSommergibile oceanico,impostato il 20-10-1925 nei Cantieri O.T.O. del Muggiano di La Spezia.Varato il 18-08-1928consegnato il 12-04-1929,dislocamento 1464,4 t. (in superficie) e 1927,4 in immersionelunghezza m. 86,75 larghezza m. 7,8 immersione m. 4,115Apparato motore composto da 2 motori Diesel FIATda 4000 hp e un gruppo elettrogeno da 500 hp,motori elettrici Savigliano da 2200 hp,velocita max in emersione di 17,5 nodivelocita max in immersione di 9 nodi.autonomia 3000mg a 17 nodi in superficie7050mg a 8,5 nodi in superficie8mg a 9 nodi in immersione110mg a 3 nodi.armamento 6 tubi lanciasiluri da 533(4AV 2 AD), 1 cannone da 120/27 (poi 120/45), 4 mitragliere da 13,2. in particolare lo Sciesa aveva un tubo poppiero lanciamineequipaggio 7 ufficiali 63 sottufficiali e marinai.profondita di collaudo 100 mtAnni 20, constatato che la guerra sottomarina poteva essere portata in mari lontani, la R.M. decise di sperimentare la costruzione di sommergibili di grande dislocamento. Per la progettazione fu scelto il cantiere del Muggiano, il piu esperto in questa arma. Venne quindi impostata la classe Balilla, composta di 5 unita : Balilla, Millelire, Toti, Sciesa ed il Brasiliano Humaita. La classe costitui un ottimo prototipo che sara destinato a lunghe crociere, opportunamente migliorati saranno saranno riprodotti nella successiva classe Calvi. L'Humaita rimase in servizio nella Marina Brasiliana fino agli anni '50.Le 4 unita italiane furono poste alle dipendenze della flottiglia di Spezia, riunita nella 1^ squadriglia conosciura anche come " di grande crociera". Nel 1929 la squadriglia effettuo una crociera toccando i porti mediterranei e atlantici della Spagna arrivando fino a Lisbona.Nel 1930 Balilla e Sciesa compirono una crociera alle Canarie e in nord europa arrivando fino ad Anversa.Dal settembre 1933 al febbraio 1934 Sciesa e Toti effettuarono il periplo dell'africa via Suez-Capetown-Gibilterra toccando oltre 20 porti africani e dimostrando l'attitudine a lunghe permanenze in mari tropicali.All'inizio della 2^ GM l'unita si trovava in agguato nella zona antistante le bocche di Cattaro, torno a Brindisi dopo 5 giorni senza essere venuto in contatto con unita avversarie. Opero fino al Luglio 1942 in numerose missioni nel Mediterraneo senza venire mai a contatto con il nemico.Nel Luglio 1942 venne adibito al trasporto di rifornimenti in africa settentrionale, dalla sede di Taranto. al comando del TV Raoul Galleti, nel rientro dalla Libia avvisto il 6 ottobre a nord di Bengasi, un sommergibile in superficie, apparentemente fermo. Lo Sciesa si porto immediatamente all'attacco e da una distanza di 800 metri lancio il siluro contro l'unita . Dopo 59 secondi dal lancio fu udita una forte esplosione. Ritenendo di avere securamente colpito il nemico, il comandante dello Sciesa ricerco, nella zona, eventuali naufraghi, con esito negativo. Da parte britannica non risulta nessuna tracci adi questa azione.Salpato nuovamente da Taranto il 5 novembre, il giorno successivo sbarcoi a Tobruk 84,8 t di munizionamento e 1 t di materiale chirurgico; fu poi colpitoi da tre bombe di aereo, ch provocarono la morte di 23 membri dell'equipaggio, ingenti danni all'unita ed un vasto incendio. Per evitare l'affondamento, lo Sciesa fu portato ad incagliare su bassi fondali (12 ottobre 1942) e fu completamete distrutto con cariche esplosive.L'attivita bellica dello Sciesa fu di 10 missioni di agguato offensive, 2 di trasferimento tra porti nazionali, 6 di trasporto materiali in africa settentrionale per 370,3t di cui 128,6t di benzina in latte, 199,3 di munizionamento, 32, 6 di viveri e 9,8 di materiale vario e sanitario.R. Smg "Zaffiro"Classe 600 serie sirenaMotto Ubique Fulgeo (ovunque rifulgo)Impostato presso i cantieri OTO del Muggiano (SP)il 16.9.1931Varato il 28.6.1933Consegnato il 4.6.1934Affondato il 9.7.1942Radiato il 18.10.1946Dislocamento in superficie 678,95tDislocamento in immersione 842,10Lunghezza 60,18mtLarghezza 6,45Immersione media in carico dosato 4,66Apparato di propulsione su 2 motori diesel TOSI da 1350 hp e 2 motori elettrici Marelli da 800 hpVelocita massima in superficie 14 nodiVelocita massima in immersione 8 nodiAutonomia in superficie 5000mg a 8 nodiAutonomia in immersione 72mg a 4 nodiArmamento 6TLS (4Ave 2AD)/6siluri; 1 cannone da 100/47, 2mitragliere da 13,2mmEquipaggio 4 ufficiali, 32 sottufficiali e marinaiProfondita di collaudo 80mMiglioramento della serie Argonauta incentrata su 12 unita . Unica modifica di rilievo riguarda la prora a forma di squalo e l'adozione di un impiato frigorigeno ad anidride solforosa liquidaIL 4 Giugno 1934 fu consegnato alla Marina e dislocato a Spezia con la 3^ squadriglia. Durante il periodo prebellico effettuo le normali crociere addestrative annuale e nel 1940 fu dislocato a Lero da dove ebbe inizio la sua prima missione di guerra effettuaa a sud dell'isola di Rodi.Rientro in sede il 14/6/1940 senza avere intercettato traffico nemico.In occasione dlela missione in cui il smg Scire effettuo l'attacco ad Alessandria che culmino con l'affondamento delle corazzate Queen Elizabeth e valiant, lo Zaffiro venne destinato a recuperare gli operatori subacquei che eventualmente fossero riusciti a sottrarsi alla cattura, dal 22 al 25 dicembre pendolo nella zona disimpegnandosi in una occasione da una unita leggera avverrsarai avvistata a brevissima distanza. La sera del 25 dopo una infruttuosa attesa fece ritorno a Lero.L'8/6/1942 l'unita, al comando del TV Carlo Mottura, lascio la base di Cagliari per portarsi in zoina di agguato a sud delle bBleari; successivamente furono disposti alcuni spostamenti per l'intercettazione di una formazione navale britannica proveniente da Gibilterra e diretta a levante.Lo Zaffiro non rispose mai alle chiamate radio; sembra che l'unita sia stata affondata, per azione nemica, in una data compresa tra il 9 giugno e l'8 luglio1942 (presumibilmente il 9 giugno) in una zona non definita del Mediterraneo occidentale compresa tra il 39° parallelo e la costa dell'Africa, sulla congiungente Cagliari Algeri. Non cui furono superstiti tra i 49 membri dell'equipaggio.Complessivamente l'unita aveva compiuto 13 missioni di guerra e 9 di trasferimento e percorso 14584mg.R. Smg "Jalea"Classe "600" serie "Argonauta" (7 unita), secondo del nomemotto: "Aude et Vinces" (osa e vincerai)Impostato il 20 gennaio 1930 presso Cantieri Odero Terni Orlando di La Speziavarato il 15.6.1932consegnato il 16.6.1933radiato il 1.2.1948dislocamento in superficie 666,56tdislocamento in immersione 810,43tlunghezza 61,5 mlarghezza 5,65 mimmersione in carico normale dosato 4,64mapparato motore su 2 morori diesel FIAT potenza 1250cv, 2 motori elettrici CRDA potenza 800 cvvelocita in superficie 14nodivelocita max in immersione 8 nodiautonomia 4900mg a 9,5 nodiarmamento: 6 TLS(4 AV 2 AD) da 533 mm/ 12 siluri, 1 cannone da 102/35, 2mitragliatrici da 13,2equipaggio 4 ufficiali, 32 sottuffiaciali e marinaiprofondita di collaudo 80mVerso la fine degli anni 20 la R.M. affido a Bernardis l'incarico di progettare un battelo di 600t, questi rielaboro il progetto della classe Squalo apportando le necessarie modifiche e affidando le rifiniture di dettaglio ai ai 3 cantieri italiani in grado di costruire sommergibili: CRDA di Monfalcone (GO), TOSI di Taranto e OTO del Muggiano (SP) .I sette argonauta rappresentano la prima serie della classe "600", a detta di molti la classe meglio riuscita della componente subacquea italiana. Ottime macchine, vantavano pregi quali robustezza, manovrabilita, ben suddivisi internamente ma, sopratutto, costruibili in grande quantita anche dalla debole industria navalmeccanica italiana. saranno ordinate altre 4 serie di battelli (Sirena, Perla, Adua, Platino) per complessive 59 unita.Varato nel 1932 alla Spezia fu posto alle dipendenze del Comando iln Capo del Dipartimento per i lavori di allestimento e le prove di collaudo. In data 16/3/1933 passo in attivita ed effettuo una crociera in porti nazionali. nel 1934, anno in cui era dislocato a Spezia, lo Jalea effettuo una crociera addestrativa che ebbe come itinerario il Pireo, Alessandria, Tobruk, Bengasi e Tripoli.Durante la guerra di Spagna compi tre missioni speciali della durata di 6, 14 e 16 giorni. Duranrte la seconda, nella notte del 25 dicembre 1936 attacco, con esito negativo, un piroscafo sospetto e, il mattino successivo, lancio senza colpire contro la M/N spagnola Villa de madrd. Nel corso della terza missione, al comando del CF Silvio Garino, la mattina del 12 agosto 1937, lancio 2 siluri contro l'unita capofila di una formazione di 2 cacciatorpediniere rpubblicani che uscivano da Cartagena; un siluro danneggio gravemente il ct Churruca, ponendolo fuori combattimento per il resto della guerra.Nel 1938 passo in forza al gruppo di Lero.Allo scoppio della 2^GM, lo Jalea fu inviato in agguato ello stetto di Caso, in una zona confinante con quella assegnata allo Jantina. Rientrato a Lero il 14 Giugno 1940, svolse intensa attivita nel Mediterraneo orientale senza mai avvistare unita avversarie.All'inizio del 1941, lo Jalea fu destinato alla Scuola Sommergibili di Pola, dove rimase fino all'agosto 1943. assegato alla base di Taranto, disimpegnando una intensa attivita bellica fino al 8 settembre.Aveva compiuto 22 missioni di guerra, 11 di trasferimento e 147 uscite per addestramentoi allievi a Pola, percorrendo 19575 miglia.Dopo l'armistizio si reco a Malta, quindi fu inviato ad Augusta ed infine a Taranto per un turno di lavori. Nel giugno 1944 fu destinato dapprima a Gibilterra e successivamente ad Algeri, Ismalia e Porto Said, per svolgere attivita addestrativa a favore delle unita antisommergibili alleate.Allla fine del 1944 ritorno a Gibilterra, dove rimase fino alla fine del conflitto. Nel Maggio 1945 lo Jalea,unico sommergibile superstite della serie Argonauta, rientro in Italia dove rimase inattivo fino alla fine del conflitto. Modificato 4 Gennaio, 2017 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 3 Giugno, 2006 Autore Segnala Share Inviato 3 Giugno, 2006 L'ultima lettera di Paolo Trentin Queste le parole testuali della nostra comandante Trentin con cui ha inviato la lettera a Betasom: Questa è l'ultima lettera scritta dallo zio Paolo a sua sorella Clara, la maggiore delle tre sorelle Trentin (Paolo era l'ultimo fratello e l'unico maschio). Clara mia cara, sono da te per ringraziarti nuovamente del disturbo che vi ho dato,ringraziamenti che farai pure a Teresa,Adolfo e Piero. Sono partito da Padova , ma il mio cuore è sempre la ,non si puo staccare dalle persone a me tanto care,da quelle persone che mi vogliono veramente bene,anche se non me lo sono sempre meritato. Anche te, povera Clara, ti ho fatto piu di una volta piangere e ora vedi sto scontando tutte quelle tue lacrime e ti dico che oggi mi pesano veramente sulla coscienza. Voglio, prima di partire, il tuo perdono e la tua benedizione,solo cosi saro contento e tranquillo. Mi dispiace che di me abbiate solo tristi ricordi,vorrei aver speso meglio la mia vita,ma ti prometto che in seguito saro un ragazzo assennato.Sei contenta ? Durante questo mio periodo di lontananza forzata ti raccomando la mamma, è l'unica persona che mi rimane al mondo e la raccomando a te; vedi , l'inverno prossimo non potra piu vivere in quella casa troppo grande e troppo fredda , bisognera risolvere il problema nel migliore dei modi e anche io concorrero con tutto quello che potro e di questo non puoi neanche lontanamente dubitare,si tratta di mia madre e per lei farei qualsiasi sacrificio.Ora intanto staremo a vedere come si mettono le cose e questa estate si decidera sul da farsi. Qui sempre le solite cose,il solito lavoro.Non mi dispiace pero il dover rimanere sui sommergibili,anche se questi sono la causa di tante privazioni e di tanti dolori sia da parte mia che da parte vostra.In questi momenti bisogna essere forti e sopportare con rassegnazione ogni eventualita. Da parte mia sono pronto a tutto, perche sono ancora,ringraziando Iddio,lucido di mente. Alle volte si sente da parte di qualcuno criticare le nostre facolta mentali.Bisogna essere matti,dicono,per rimanere sui sommergibili,sempre ringraziando Iddio sono pochi e sono loro dei senza cervello, perche non possono capire e non potranno mai capire cosa vuol dire l'attaccamento alla propria nave,quella è oggi la nostra casa e solo noi possiamo sino ai limiti del possibile,tenerla in piedi ; è un lembo della nostra Patria,della nostra terra in mezzo all'immenso mare e a noi è dato l'alto compito di difenderla fino all'ultimo istante.Nessuno puo capire quali vincoli esistano fra le persone che fanno parte di questa famiglia,la vita di uno è la vita di tutti,la sorte di uno è di tutti. Vorrei che almeno tu potessi comprendermi e darmi ragione,una volta a bordo non si puo piu staccarsi, non si puo piu dividersi. Ricordami con affetto a tutti i tuoi piccoli e insegnagli che prima di amare te amino con tutte le loro forze la Patria.Di a loro che hanno uno zio,uno solo in mezzo a tanti parenti,che ha fatto e che fa veramente la guerra. Di a loro che era cattivo,che era scapestrato , ma che ha sempre avuto un buon cuore e che questo cuore ora lo ha dedicato tutto per la santa causa della liberta. Di loro che non è guerra solo quella che si combatte in trincea, ma è guerra combattuta anche quella in mare, perchè oltre al nemico bisogna lottare contro gli elementi della natura.Tutto questo puoi dirlo con la testa alta,senza paura di esagerare o di dire troppo, perchè questa è vita veramente vissuta. Ora ti debbo lasciare perchè il dovere mi chiama, arrivederci presto, questo è il piu bell'augurio per noi tutti. Baci affettuosi ai piccoli,Adolfo e te. Tuo Paolo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 26 Luglio, 2006 Autore Segnala Share Inviato 26 Luglio, 2006 (modificato) L'AFFONDAMENTO DELLO ZAFFIROL'ultimo ordine di missione inviava lo zaffiro verso Gibilterra per intercettare un convoglio inglese, praticamente dalla partenza non si hanno piu notizie del battello ma interfacciando con notizie degli archivi Alleati si puo ipotizzare che lo Zaffiro sia affondato nei pressi delle Baleari, approssimativamente 35miglia a SW di Ibiza. e questi sono gli ultimi istanti dello Zaffiro ai primi di aprile del 2005 appare agli occhi dei subacquei spagnoli della H2O l'inconfondibile sagoma di un sommergibile affondato. Il battello non è stato identificato con certezza ma si concretizzano 3 ipotesi: un uboat tedesco, il Veniero e lo Zaffiro. E' soprattutto ques'ultima ipotesi che sembra prendere piede nei giornali spagnoli, questi sono i link:http://www.bajoelagua.com/articulos/noticias-buceo/1582.htmhttp://naufragium.blogspot.com/2005/04/apa...no-perdido.htmlhttp://marinacivil.com/noticias/noticia.asp?idn=6274Essendo il luogo dell'ultimo riposo dei marinai, chi ha scoperto il sito ha giustamente deciso di non rivelare la posizione del sommergibile. Modificato 4 Gennaio, 2017 da Totiano Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 26 Luglio, 2006 Autore Segnala Share Inviato 26 Luglio, 2006 RENDIAMO ONORE AI CADUTI DELLO ZAFFIRO RICORDANDOLI UNO PER UNO... Mottura, Carlo Tenente di Vascello, comandante del sommergibile Zaffiro 9/6/42 Aldinucci , Enrico Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Areggi , Giulio Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Arich-Tich , Tristano Guadiamarina Zaffiro 9/6/42 Bertini , Bruno Sottotenente di Vascello Zaffiro 9/6/42 Bertolini , Bruno Comune Zaffiro 9/6/42 Bona , Giovanni Sergente Zaffiro 9/6/42 Bonaldo , Giovanni Comune Zaffiro 9/6/42 Bonliccelli , Alfirio Capo di 3a Classe Zaffiro 9/6/42 Borra , Bruno Sergente Zaffiro 9/6/42 Burgato , Giovanni Capo di 3a Classe Zaffiro 9/6/42 Cadario , Cesare Guadiamarina Zaffiro 9/6/42 Carboni , Mario Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Corio , Guido Comune Zaffiro 9/6/42 Dellarieri , Ignazio Capo di 1a Classe Zaffiro 9/6/42 Dente , Carlo Comune Zaffiro 9/6/42 Di Somma , Felice Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Finto , Raffaele Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Fonseca , Cosimo Comune Zaffiro 9/6/42 Gadeschi , Giovanni Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Gay , Mario Comune Zaffiro 9/6/42 Gerardi , Antonio Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Guidone , Marcello Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Noviello , Francesco Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Pacifico , Antonio Comune Zaffiro 9/6/42 Paracalli , Vincenzo Comune Zaffiro 9/6/42 Quaglia , Arnaldo Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Rana , Gualtiero Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Ribuoli , Gigetto Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Rossakola , Renato Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Ruvolo , Grazio Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Santoni , Pierino Comune Zaffiro 9/6/42 Tartara , Luciano Sottocapo Zaffiro 9/6/42 Trentin , Paolo Capo di 2a Classe Zaffiro 9/6/42 Uva , Sergio Comune Zaffiro 9/6/42 Vakgiu , Armando Comune Zaffiro 9/6/42 Zanna , Corrado Tenente G.N. Zaffiro 9/6/42 Zerbinati , Angelo Sergente Zaffiro 9/6/42 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GM Andrea* Inviato 5 Ottobre, 2006 Segnala Share Inviato 5 Ottobre, 2006 ...e comprendendo il dolore dei loro cari nell'apprendere la scomparsa Una per tutte riportiamo questo articolo della rivista "Prore armate" del 21 settembre 1942 dove una bimba coraggiosa, la figlia del capo silurista dello Zaffiro, chiede di ricordare il proprio papa semplicemente continuando a ricevere la rivista che insieme sfogliavano. Ci piace pensare che il secondo capo Trentin e Capo Dellarieri si siano ritrovati tante volte, in torretta al tramonto o in camera lancio in immersione o forse nelle brevi pause tra le eslosioni di bombe di profondita, a parlare dei lontani affetti e orgogliosamente elencare i piccoli successi, sorvolando sui difettucci. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 12 Ottobre, 2006 Autore Segnala Share Inviato 12 Ottobre, 2006 Ringrazio la nostra Comandante Trentin per il materiale che ha voluto donarci ma, ancora di piu per l'ultimo regalo che ho ricevuto in questi giorni: il foglio matricolare completo di Capo Trentin. Anche lei lo ha ricevuto da poco tempo dagli archivi della Marina Militare e questo dono è ancora piu gradito per le conferme che da a molte delle nostre supposizioni: ecco le foto: Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 12 Ottobre, 2006 Autore Segnala Share Inviato 12 Ottobre, 2006 cercando di tradurre il foglio matricolare si leggono i suoi imbarchi e le sue destinazioni: è stato arruolato per la leva (allora quadriennale) con la categoria di silurista presentandosi al Maridepo CREMM di Venezia (almeno cosi mi sembra di tradurre) e dopo mariscuola S. Bartolomeo (credo al silurificio di Spezia) verra successivamente imbarcato su: smg Sciesa dal 31/10/1934 al 26/3/1935 smg Jalea dal 27/3/1935 al 14/1/1937 smg Rubino dal 15/1/1937 al 18/2/1937 smg Jalea dal 19/2/1937 al 10/11/1938 congedato per fine ferma il 10 novenbre del 38, approfittera di questo periodo per prendere il diploma di ragioniere ma verra richiamato per le ostilita il 20/6/1940 di nuovo a Maridepo Venezia. maridepo Venezia dal 21/6/1940 al 18/1/1941 smg H1 dal 19/1/1941 al 14/4/1941 In questo periodo (decorrenza 15/3 con OdG in data 4/4/1941) gli viene riconoscuto il titolo di studio (TS) che gli consentira di avanzare al grado di secondo capo, con lo stesso provvedimento transita dalla categoria dei siluristi a quella dei furieri. smg Toti dal 15/4/1941 al 31/8/1941 ospedale MM Pola dal 26/8/1941 al 29/8/1941 Stasom Taranto dal 1/9/41 al 9/9/1941 e poi quel timbro con la croce e la dicitura DECEDUTO, il battello (lo Zaffiro) e la data presunta dell'affondamento (9/7/1942) trovo strano che non sia riportato nulla dopo il 9/9/41. forse era parte del personale di pronto impiego e sostituiva chi non poteva uscire in mare. o forse non era previsto inserire l'ultima destinazione visto che non ha mai avuto termine. C° Trentin e lo Zaffiro sono ancora in missione.... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
galeazzi Inviato 20 Ottobre, 2006 Segnala Share Inviato 20 Ottobre, 2006 Caro Totiano, desidero ringraziarti a nome mio e della mia famiglia,per il bello spazio dedicato al povero zio Paolo. Era quello che desideravamo.Il mio pensiero va alle sorelle e alla fidanzata,che non ci sono piu e che sarebbero state orgogliose di vedere cosiricordato il sacrificio del loro caro .Cosi pure sarebbe stata la mamma di Paolo,la mia bisnonna,che dopo la scomparsa del figlio si lascio morire per il dolore. Un ricordo commosso anche per i compagni che hanno condiviso con lo zio questa triste sorte. Vedere le foto dello Zaffiro che affonda fa venire i brividi. A nome di tutti ancora grazie di cuore. Alessandra Galeazzi (già c.te Trentin) Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nichelio Inviato 24 Gennaio, 2014 Segnala Share Inviato 24 Gennaio, 2014 Complimenti Totiano per il bel lavoro di ricerca che hai fatto. Non riesco a vedere le foto (forse potrai dirmi come si fa) ma sono rimasto piacevolmente impressionato dalla tua capacità di ricostruire i trascorsi di Paolo Trentin attraverso i suoi nastrini. Anch'io sto ricostruendo l'esperienza bellica di mio padre, radiotelegrafista sul Nichelio, e mi farebbe piacere ricorrere alle tue preziose conoscenze, se non ti disturbo troppo. Ciao Antonio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Visitatore Inviato 24 Gennaio, 2014 Segnala Share Inviato 24 Gennaio, 2014 Complimenti Totiano per il bel lavoro di ricerca che hai fatto. Non riesco a vedere le foto (forse potrai dirmi come si fa) ma sono rimasto piacevolmente impressionato dalla tua capacità di ricostruire i trascorsi di Paolo Trentin attraverso i suoi nastrini. Anch'io sto ricostruendo l'esperienza bellica di mio padre, radiotelegrafista sul Nichelio, e mi farebbe piacere ricorrere alle tue preziose conoscenze, se non ti disturbo troppo. Ciao Antonio Scusa se mi intrometto... Per cominciare, qualora non lo possiedi, potresti richiedere a PERSOMIL l'estratto del foglio matricolare. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Gennaio, 2014 Autore Segnala Share Inviato 24 Gennaio, 2014 nota per Nichelio:complimenti immeritati, è stato un lavoro di squadra con le "professionalità" di betasom dopo che la famiglia aveva reso disponibile il materiale. purtroppo imageshack ogni tanto cancella le immagini. provvedero a ripubblicarle. @Navy, ottima idea Vincenzo Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonio492 Inviato 21 Febbraio, 2019 Segnala Share Inviato 21 Febbraio, 2019 Salve, è passato tanto tempo ma purtroppo molti documenti fotografici sono ormai andati definitivamente persi, è un vero peccato. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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